Esultanza con manette,bufera su David Norrs
Inviato: mar nov 11, 2008 11:53 am
Il centrocampista dell'Ipswich, club di seconda divisione, travolto dalle polemiche dopo aver dedicato un gol all'ex compagno Luke McCormick, in carcere per aver ucciso due fratellini mentre guidava sotto gli effetti dell'alcol. I genitori chiedono due turni di stop e un incontro faccia a faccia
LONDRA (Gb), 11 novembre 2008 - Un insulto alla memoria di Arron e Ben. Così viene definito il gesto di David Norris, il centrocampista dell’Ipswich a segno sabato scorso contro il Blackpool in seconda divisione e beccato a festeggiare la rete con le mani serrate, ad indicare delle manette: un chiaro riferimento all’amico, nonché ex compagno di squadra, Luke McCormick, in cella per aver ucciso due fratellini mentre guidava ubriaco.
OTTOMILA TESTIMONI - Una sceneggiata, inscenata davanti a 8mila attoniti tifosi e immortalata sulla prima pagina del Daily Mirror, che ha letteralmente sconvolto Phil e Amanda Peak, ancora distrutti dal dolore per la doppia perdita. Da qui, la reazione immediata del club che, dopo aver ricevuto centinaia di messaggi di protesta, ha imposto a Norris di scusarsi con i genitori dei due ragazzini tramite lettera e gli ha comminato una multa di 24.000 sterline (poco meno di 30.000 euro), pari a due settimane di paga. Per la verità , il centrocampista si era immediatamente difeso dalla bordata di critiche che gli erano piovute addosso dicendo che il gesto non aveva nulla a che fare con le manette, mentre oggi ha spiegato che si è trattato "di un piccolo messaggio privato all’amico Luke McCormick", rifiutandosi però di fornire ulteriori spiegazioni.
FACCIA A FACCIA - Ma alla famiglia Peak questo non è bastato e, dopo aver chiesto alla Football Association di squalificare Norris per un paio di gare, ha invitato il giocatore ad un incontro faccia-a-faccia. "Sarebbe un gesto sicuramente migliore di una lettera di scuse", ha puntualizzato dalle colonne del "Mirror" papà Phil, mentre mamma Amanda ha sottolineato come sia per lei difficilissimo convivere con la tragedia e non odiare McCormick per quanto ha fatto. "I giocatori dovrebbero essere dei modelli, ma di fronte al comportamento di Norris, quale esempio potremo mai dare ai nostri ragazzi? Chiedo solo un po’ di rispetto per me, per la mia famiglia e per i miei figli. Non dico che Norris vada squalificato per sempre, ma per un paio di partite, quello sì".
TRAGEDIA - La tragedia di Arron e Ben risale al giugno dell’anno scorso. La famiglia Peak era a bordo della propria auto (una Toyota Previa) e stava andando a Silverstone per assistere ad una corsa, quando venne centrata dalla Range Rover di McCormick, reduce proprio dal matrimonio di Norris e decisamente ubriaco (il suo tasso alcolico era due volte il limite consentito). Nell’impatto, i due ragazzini ebbero la peggio, mentre il padre rimase gravemente ferito. Durante il processo del mese scorso, il giocatore è stato condannato a 7 anni e 4 mesi di reclusione per guida pericolosa e in stato di ebbrezza. Ma quello di Norris non è il solo gesto da censura visto negli ultimi tempi in Premier League: all’inizio dell’anno, infatti, una scena simile ebbe come protagonista la star dell’Everton Tim Cahill, che scelse le mani legate per mandare un messaggio di sostegno al fratello in galera.
LONDRA (Gb), 11 novembre 2008 - Un insulto alla memoria di Arron e Ben. Così viene definito il gesto di David Norris, il centrocampista dell’Ipswich a segno sabato scorso contro il Blackpool in seconda divisione e beccato a festeggiare la rete con le mani serrate, ad indicare delle manette: un chiaro riferimento all’amico, nonché ex compagno di squadra, Luke McCormick, in cella per aver ucciso due fratellini mentre guidava ubriaco.
OTTOMILA TESTIMONI - Una sceneggiata, inscenata davanti a 8mila attoniti tifosi e immortalata sulla prima pagina del Daily Mirror, che ha letteralmente sconvolto Phil e Amanda Peak, ancora distrutti dal dolore per la doppia perdita. Da qui, la reazione immediata del club che, dopo aver ricevuto centinaia di messaggi di protesta, ha imposto a Norris di scusarsi con i genitori dei due ragazzini tramite lettera e gli ha comminato una multa di 24.000 sterline (poco meno di 30.000 euro), pari a due settimane di paga. Per la verità , il centrocampista si era immediatamente difeso dalla bordata di critiche che gli erano piovute addosso dicendo che il gesto non aveva nulla a che fare con le manette, mentre oggi ha spiegato che si è trattato "di un piccolo messaggio privato all’amico Luke McCormick", rifiutandosi però di fornire ulteriori spiegazioni.
FACCIA A FACCIA - Ma alla famiglia Peak questo non è bastato e, dopo aver chiesto alla Football Association di squalificare Norris per un paio di gare, ha invitato il giocatore ad un incontro faccia-a-faccia. "Sarebbe un gesto sicuramente migliore di una lettera di scuse", ha puntualizzato dalle colonne del "Mirror" papà Phil, mentre mamma Amanda ha sottolineato come sia per lei difficilissimo convivere con la tragedia e non odiare McCormick per quanto ha fatto. "I giocatori dovrebbero essere dei modelli, ma di fronte al comportamento di Norris, quale esempio potremo mai dare ai nostri ragazzi? Chiedo solo un po’ di rispetto per me, per la mia famiglia e per i miei figli. Non dico che Norris vada squalificato per sempre, ma per un paio di partite, quello sì".
TRAGEDIA - La tragedia di Arron e Ben risale al giugno dell’anno scorso. La famiglia Peak era a bordo della propria auto (una Toyota Previa) e stava andando a Silverstone per assistere ad una corsa, quando venne centrata dalla Range Rover di McCormick, reduce proprio dal matrimonio di Norris e decisamente ubriaco (il suo tasso alcolico era due volte il limite consentito). Nell’impatto, i due ragazzini ebbero la peggio, mentre il padre rimase gravemente ferito. Durante il processo del mese scorso, il giocatore è stato condannato a 7 anni e 4 mesi di reclusione per guida pericolosa e in stato di ebbrezza. Ma quello di Norris non è il solo gesto da censura visto negli ultimi tempi in Premier League: all’inizio dell’anno, infatti, una scena simile ebbe come protagonista la star dell’Everton Tim Cahill, che scelse le mani legate per mandare un messaggio di sostegno al fratello in galera.