Articolo di un coglione sugli scontri a Manchester
Inviato: ven apr 13, 2007 9:57 am
era linkato da interisti.org...
davvero spettacolari le stronzate che s'è inventato sto qui
Scotland Yard fuori gioco
di RVS
12.04.07
Si dice che spesso che ricamare faccia parte del mestiere del giornalista. Alcuni direbbero che, oggigiorno, anche inventare è lecito. Non sono d'accordo ma, suppongo, può essere che un'invenzione ogni tanto non faccia male a nessuno. Salvo quando ci si inventa cose di sana pianta che potrebbero portare alla violenza, cose che infiammano situazioni già a rischio, e che potrebbero spingere gente già suscettibile a fare cose (sbagliate) che altrimenti non farebbe. E' con questo spirito che segnalo il seguente articolo, scritto non da un cronista sportivo, ma da un inviato di cronaca (e che quindi, in teoria, dovrebbe attenersi a un grado di responsabilità ancora piu' alto). Martedì 10 aprile, si gioca Manchester United-Roma. Uno dei più importanti quotidiani politici italiani, forse il più autorevole, manda a Manchester un inviato di prestigio. Si tratta di uno che solitamente non si occupa di sport, ma di cose ben più importanti. In quest'occasione il suo compito è quello di coprire le possibili violenze tra i tifosi delle due squadre dopo i fatti dell'Olimpico. Il problema è che, il giorno della partita, a pagina 14, produce un cocktail di balle ed inesettazze che, tanto per fare un esempio non a caso, ad un facinoroso ultrà della Roma potrebbe sembrare un invito a portarsi a dietro non solo il coltello ma anche il bazooka. Vediamole.
1. L'articolo inizia con gli steward del Manchester United che dicono al prode inviato "Only hands", cioe' "solo mani" per dire che, se necessario, contro gli ultras della Roma non useranno "ne' manganelli, ne' altro" a differenza dei celerini di Achille Serra. E gia' qui nasce il primo sospetto. Innanzitutto in inglese si dice "Hands only" (non "Only hands") e gia' quello ci fa pensare che il nostro inviato con gli steward (che descrive come "millecinquecento cristoni" non ci ha parlato. Se gli avesse parlato non solo si sarebbero espressi in un inglese corretto ma gli avrebbero detto che, se ci fossero stati problemi sarebbero stati pronti a chiamare la polizia, la quale appunto usa caschi e manganelli, proprio come quella di Roma. E infatti, martedì sera nel settore degli Ultras della Roma è andata proprio così...
2. Nell'articolo Old Trafford - per motivi che conosce solo il prode inviato (magari perche' in realtà non c'è stato oppure magari perché mentre era in gita-premio a Manchester non ha letto un solo giornale) - diventa "Dreams' Theatre" invece di "Theatre of Dreams". Un po' come se quello di Roma diventasse all'improvviso "Olimpico Stadio", con la differenza che, a Manchester, il termine "Theatre of Dreams" è tappezzato dappertutto.
3. Nel paragrafo seguente si parla di città blindata e "bocche cucite" al quartier generale della polizia. Eravamo anche noi a Manchester e in realtà la polizia l'abbiamo vista solo allo stadio e all'aeroporto.
4. Poi ci spiega che "Scotland Yard" è "fuori gioco, si occupa di tutto la polizia locale". Notizia-bomba questa...Già , perche' Scotland Yard è la polizia di Londra e il Manchester United non è di Londra, ma di Manchester. Sarebbe un po' come se qualcuno scrivesse che il prefetto di Roma non si occuperà della sicurezza in occasione di Atalanta-Brescia. Ma va'?
5. Comunque, nonostante le "bocche cucite", il prode inviato riesce comunque a collezionare una quantità sbalorditiva di notizie (finte, ovviamente). Secondo lui, i vari gruppi di ultras dello United gli avrebbero detto - tra una birra e l'altra (notare uso di luogo comune) - "siamo molto arrabbiati".
6. Questa è una balla, un'invenzione, una menzogna, chiamatela come vi pare. Lo si capisce dal fatto che il prode inviato dà un nome "ai gruppi piu' caldi della Curva Nord dei Red Devils". Andiamo per ordine qui.
7. Innanzitutto, Old Trafford non ha una "Curva Nord". Ha una Tribuna Nord, dirimpetto alle due panchine. Ed è qui che, di solito, siedono i tifosi piu' abbienti, i vecchi, i bambini... insomma l'equivalente degli italiani "distinti" (quando esistevano). Ripeto, se fosse andato allo stadio se ne sarebbe accorto.
8. Poi, vi è il fatto che il Manchester United (come quasi tutti i club inglesi) non ha gruppi di ultras con tanto di striscione e merchandising. E' vero, ci sono le famose "firm". Ma quelli sono gruppetti piccoli, poco organizzati che mai e poi mai vestirebbero i colori della squadra o si riunirebbero dietro a striscioni, come fanno i nostri.
9. Ma tutto ciò il prode inviato non lo sa. E la riprova arriva quando decide di citare per nome i presunti gruppi di Ultras del Manchester United: Red Army, Flowers, Stretford End e Republic of Mancunia. Sono gruppi che non esistono. I nomi li ha letti sugli striscioni allo stadio e basta. Non corrispondono ad alcun gruppo di Ultras. "Red Army" (Armata Rossa) e "Republic of Mancunia" sono appellativi comunemente usati per riferirsi all'intera tifoseria dello United. Lo stesso club vende magliette e gadget con quelle scritte. "Stretford End" è il nome di una delle due tribune ai lati estremi dello stadio. Ma la cosa piu' divertente è la cantonata che il prode inviato prende parlando dei "Flowers", questo presunto terribile gruppo di hooligans. A parte il fatto che il solo nome ("Flowers" significa "Fiori") dovrebbe destare qualche sospetto (chi è quell'ultras o quell'hoooligan che decide di autobattezzarsi "fiore"?) il riferimento è ai "Flowers of Manchester", cioe' ai giocatori del Manchester United tragicamente morti nella tragedia aerea di Monaco di Baviera nel 1958. E infatti lo striscione da cui il prode inviato ha erroneamente scoppiazzato è un modo per ricordare e onorare la memoria di quei giocatori. Sarebbe un po' come se un cronista inglese andasse a Torino, vedesse uno striscione che commemora i morti di Superga e tornasse in Inghilterra raccontando dei misfatti del terribile gruppo "Ultras Superga". Si dimostrerebbe, in una parola, ignorante. Proprio come il prode inviato.
10. Ma andiamo avanti. Dopo i finti colloqui con i finti gruppi di finti ulras, il prode inviato parla di una "voce tremenda". E cioé che i sostenitori dello United avrebbero stretto un patto con gli ultras delle squadre rivali, ossia Liverpool, Arsenal e Blackburn per avere man forte nei confronti degli odiati romanisti.
11. A parte l'irresponsabilità nel riportare una voce infondata del genere, colpisce di nuovo l'ignoranza del prode inviato. Passi per il Liverpool, con cui comunque vi é una forte rivalità . Ma nell'inventarsi altre squadre, sceglie due club decisamente sbagliati. Già , perché Blackburn e - soprattutto - Arsenal hanno due delle tifoserie più docili d'Europa. Avesse citato Chelsea o Leeds o Millwall o Birmingham o Bristol City o West Ham, passi. Ma citando Arsenal e Blackburn dimostra che in realtà la "voce tremenda" l'ha inventata lui stesso.
Possibile scrivere così tante scemenze e invenzioni in settanta righe? Evidentemente sì. La cosa triste è che queste balle potrebbero avere indotto alla violenza o al panico qualcuno. E la cosa ancora più triste è che il prode inviato in questione scrive per uno dei quotidiani più prestigiosi d'Italia.
RVS, da Manchester
(in esclusiva per La Settimana Sportiva)
davvero spettacolari le stronzate che s'è inventato sto qui
Scotland Yard fuori gioco
di RVS
12.04.07
Si dice che spesso che ricamare faccia parte del mestiere del giornalista. Alcuni direbbero che, oggigiorno, anche inventare è lecito. Non sono d'accordo ma, suppongo, può essere che un'invenzione ogni tanto non faccia male a nessuno. Salvo quando ci si inventa cose di sana pianta che potrebbero portare alla violenza, cose che infiammano situazioni già a rischio, e che potrebbero spingere gente già suscettibile a fare cose (sbagliate) che altrimenti non farebbe. E' con questo spirito che segnalo il seguente articolo, scritto non da un cronista sportivo, ma da un inviato di cronaca (e che quindi, in teoria, dovrebbe attenersi a un grado di responsabilità ancora piu' alto). Martedì 10 aprile, si gioca Manchester United-Roma. Uno dei più importanti quotidiani politici italiani, forse il più autorevole, manda a Manchester un inviato di prestigio. Si tratta di uno che solitamente non si occupa di sport, ma di cose ben più importanti. In quest'occasione il suo compito è quello di coprire le possibili violenze tra i tifosi delle due squadre dopo i fatti dell'Olimpico. Il problema è che, il giorno della partita, a pagina 14, produce un cocktail di balle ed inesettazze che, tanto per fare un esempio non a caso, ad un facinoroso ultrà della Roma potrebbe sembrare un invito a portarsi a dietro non solo il coltello ma anche il bazooka. Vediamole.
1. L'articolo inizia con gli steward del Manchester United che dicono al prode inviato "Only hands", cioe' "solo mani" per dire che, se necessario, contro gli ultras della Roma non useranno "ne' manganelli, ne' altro" a differenza dei celerini di Achille Serra. E gia' qui nasce il primo sospetto. Innanzitutto in inglese si dice "Hands only" (non "Only hands") e gia' quello ci fa pensare che il nostro inviato con gli steward (che descrive come "millecinquecento cristoni" non ci ha parlato. Se gli avesse parlato non solo si sarebbero espressi in un inglese corretto ma gli avrebbero detto che, se ci fossero stati problemi sarebbero stati pronti a chiamare la polizia, la quale appunto usa caschi e manganelli, proprio come quella di Roma. E infatti, martedì sera nel settore degli Ultras della Roma è andata proprio così...
2. Nell'articolo Old Trafford - per motivi che conosce solo il prode inviato (magari perche' in realtà non c'è stato oppure magari perché mentre era in gita-premio a Manchester non ha letto un solo giornale) - diventa "Dreams' Theatre" invece di "Theatre of Dreams". Un po' come se quello di Roma diventasse all'improvviso "Olimpico Stadio", con la differenza che, a Manchester, il termine "Theatre of Dreams" è tappezzato dappertutto.
3. Nel paragrafo seguente si parla di città blindata e "bocche cucite" al quartier generale della polizia. Eravamo anche noi a Manchester e in realtà la polizia l'abbiamo vista solo allo stadio e all'aeroporto.
4. Poi ci spiega che "Scotland Yard" è "fuori gioco, si occupa di tutto la polizia locale". Notizia-bomba questa...Già , perche' Scotland Yard è la polizia di Londra e il Manchester United non è di Londra, ma di Manchester. Sarebbe un po' come se qualcuno scrivesse che il prefetto di Roma non si occuperà della sicurezza in occasione di Atalanta-Brescia. Ma va'?
5. Comunque, nonostante le "bocche cucite", il prode inviato riesce comunque a collezionare una quantità sbalorditiva di notizie (finte, ovviamente). Secondo lui, i vari gruppi di ultras dello United gli avrebbero detto - tra una birra e l'altra (notare uso di luogo comune) - "siamo molto arrabbiati".
6. Questa è una balla, un'invenzione, una menzogna, chiamatela come vi pare. Lo si capisce dal fatto che il prode inviato dà un nome "ai gruppi piu' caldi della Curva Nord dei Red Devils". Andiamo per ordine qui.
7. Innanzitutto, Old Trafford non ha una "Curva Nord". Ha una Tribuna Nord, dirimpetto alle due panchine. Ed è qui che, di solito, siedono i tifosi piu' abbienti, i vecchi, i bambini... insomma l'equivalente degli italiani "distinti" (quando esistevano). Ripeto, se fosse andato allo stadio se ne sarebbe accorto.
8. Poi, vi è il fatto che il Manchester United (come quasi tutti i club inglesi) non ha gruppi di ultras con tanto di striscione e merchandising. E' vero, ci sono le famose "firm". Ma quelli sono gruppetti piccoli, poco organizzati che mai e poi mai vestirebbero i colori della squadra o si riunirebbero dietro a striscioni, come fanno i nostri.
9. Ma tutto ciò il prode inviato non lo sa. E la riprova arriva quando decide di citare per nome i presunti gruppi di Ultras del Manchester United: Red Army, Flowers, Stretford End e Republic of Mancunia. Sono gruppi che non esistono. I nomi li ha letti sugli striscioni allo stadio e basta. Non corrispondono ad alcun gruppo di Ultras. "Red Army" (Armata Rossa) e "Republic of Mancunia" sono appellativi comunemente usati per riferirsi all'intera tifoseria dello United. Lo stesso club vende magliette e gadget con quelle scritte. "Stretford End" è il nome di una delle due tribune ai lati estremi dello stadio. Ma la cosa piu' divertente è la cantonata che il prode inviato prende parlando dei "Flowers", questo presunto terribile gruppo di hooligans. A parte il fatto che il solo nome ("Flowers" significa "Fiori") dovrebbe destare qualche sospetto (chi è quell'ultras o quell'hoooligan che decide di autobattezzarsi "fiore"?) il riferimento è ai "Flowers of Manchester", cioe' ai giocatori del Manchester United tragicamente morti nella tragedia aerea di Monaco di Baviera nel 1958. E infatti lo striscione da cui il prode inviato ha erroneamente scoppiazzato è un modo per ricordare e onorare la memoria di quei giocatori. Sarebbe un po' come se un cronista inglese andasse a Torino, vedesse uno striscione che commemora i morti di Superga e tornasse in Inghilterra raccontando dei misfatti del terribile gruppo "Ultras Superga". Si dimostrerebbe, in una parola, ignorante. Proprio come il prode inviato.
10. Ma andiamo avanti. Dopo i finti colloqui con i finti gruppi di finti ulras, il prode inviato parla di una "voce tremenda". E cioé che i sostenitori dello United avrebbero stretto un patto con gli ultras delle squadre rivali, ossia Liverpool, Arsenal e Blackburn per avere man forte nei confronti degli odiati romanisti.
11. A parte l'irresponsabilità nel riportare una voce infondata del genere, colpisce di nuovo l'ignoranza del prode inviato. Passi per il Liverpool, con cui comunque vi é una forte rivalità . Ma nell'inventarsi altre squadre, sceglie due club decisamente sbagliati. Già , perché Blackburn e - soprattutto - Arsenal hanno due delle tifoserie più docili d'Europa. Avesse citato Chelsea o Leeds o Millwall o Birmingham o Bristol City o West Ham, passi. Ma citando Arsenal e Blackburn dimostra che in realtà la "voce tremenda" l'ha inventata lui stesso.
Possibile scrivere così tante scemenze e invenzioni in settanta righe? Evidentemente sì. La cosa triste è che queste balle potrebbero avere indotto alla violenza o al panico qualcuno. E la cosa ancora più triste è che il prode inviato in questione scrive per uno dei quotidiani più prestigiosi d'Italia.
RVS, da Manchester
(in esclusiva per La Settimana Sportiva)