Klaas Jan Huntelaar
Avete presente quelle giornate in cui tirate anche dalla porta dello spogliatoio e fate gol lo stesso? Succederà una, due volte a campionato, vero? Ecco, a Klaas Jan Huntelaar capita non dico ogni giorno, ma quasi. Attaccante dal fisico scultoreo e dal piede educato, è esploso nei due anni di permanenza all’Heerenveen, dove nessun talent scout l’ha mai notato.
Ha un senso del gol innato, si muove in area come un pesce nell’acqua e a dispetto del fisico da granatiere, sa essere rapido e agile. Di testa fa provincia, indirizza la palla come avesse un joystick al posto dei capelli. Unico difetto: è giovane e deve imparare a sacrificarsi un po’ di più per la squadra, rientrando maggiormente in difesa e tenendo un po’ più palla per far salire i compagni. Tutti difettucci da poco, comunque, visto che fare 50 gol in 73 partite, anche se in un campionato dalle difese allegre come quello olandese, non è cosa da poco.
Alla prova del fuoco contro l’Inter ha risposto “Presente†realizzando un grande gol in torsione e facendo ammattire Samuel e Cordoba, non proprio i due ultimi arrivati. Agli Europei Under 21 ha letteralmente trascinato i suoi alla vittoria segnando la solita catervata di gol. In coppia con due ali rapide, potrebbe diventare devastante. Alla Juve avrebbe il tempo per limare le piccole mancanze e consacrarsi. Vale un investimento immediato.
Luogo e data di nascita: Drempt (Paesi Bassi) 12 Agosto 1983
Ruolo: Centravanti
Squadre di club: Vitesse, PSV, De Graafschap, AGOVV Apeldoorn, Heerenveen, Ajax
Presenze in Eredivisie: 73
Gol in Eredivisie: 50
Palmarès: Campione d’Europa Under 21 (Portogallo 2006)
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Giuseppe Rossi
Un cognome assai diffuso per un talento unico: Rossi, non è Valentino né Paolo, ma bensì l’ appena diciannovenne Giuseppe… Nasce negli Stati Uniti ma si trasferisce nello stivale con papà Ferdinando (abruzzese) e mamma Cleonilde (molisana) a 12 anni: l’ inglese è quindi la sua lingua madre. Giunto a Parma ci vuole ben poco per adattarsi alle tradizioni del Belpaese e comincia a muovere i primi passi nel Parma; partendo dal ruolo di mezzapunta segna valanghe di goal negli allievi e successivamente nella squadra primavera ed è proprio in questo periodo che si susseguono orde di osservatori ai lati del rettangolo di gioco parmense.
Grazie anche alla crisi economica della società dell’ ex patron Tanzi, il 6 luglio 2004 il Manchester United si aggiudica le prestazioni sportive del ragazzino appena sedicenne, facendogli firmare un contratto da professionista recentemente prolungato fino al 2010: 17 centri nella sua prima annata con la squadra riserve (una sorta di campionato primavera), tanto basta per far “innamorare†calcisticamente Ruud Van Nistelrooy che lo prende sotto la sua ala protettiva, seguendolo addirittura in TV nelle trasferte; lo segue a ruota Sir Alex Ferguson che lo fa debuttare in coppa di lega contro il Crystal Palace. Giuseppe segnerà poi il suo primo goal nella trasferta di Sunderland. Rossi è una seconda punta veloce dotata di fondamentali non comuni, mancino naturale riesce comunque ad avere il pieno controllo anche del piede destro e, se non fosse per quest’ ultima caratteristica, il paragone con Dejan Savicevic non farebbe una piega: addirittura potrebbe diventare riduttivo col passare degli anni.
Testa alta e rapidità nel controllo a due piedi, salta l’ uomo con una facilità inverosimile nascondendo il pallone all’ avversario di turno, incapace di intuire le mosse del giovane funambolo. Inquadra la porta con facilità al punto che Ferguson lo definisce come il miglior uomo d’ area di tutta la rosa dei Red Devils ed erede del neo merengues Ruud Van Nistelrooy. Per quanto riguarda il capitolo nazionale Rossi è fermo alla under 19 di Paolo Berrettini, qualche presenza per lui in un palcoscenico che comincerà a stargli stretto entrando in pianta stabile nella prima squadra; i presupposti per diventare una colonna della nazionale del futuro ci sono tutti, dato l’estro del ragazzo e la penuria di giovani promesse nel nostro paese.
Chissà che Roberto Donadoni non ci stia già facendo un pensierino per la stagione corrente, evitando così anche la (remota) possibilità di vedere il fuoriclasse esibire una casacca diversa da quella azzurra: la carta d’ identità infatti dice anche Stati Uniti…
Luogo e data di nascita: Teaneck, New Jersey (USA) 1 febbraio 1988
Ruolo: attaccante
Altezza: 1,78 m
Peso forma: 72 kg
Squadre di club: Parma, Manchester United
Presenze in Premier league: 5 Goals nella Premier league: 1
Palmarès: nessun trofeo
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Mohamed Zidan
Inutile quanto ovvio constatare che la maggior parte di voi avranno pensato ad un errore di battitura. Ma non è così; il soggetto in questione non è l’ ex campione Zinedine ma bensì un calciatore egiziano che in quanto a tecnica si ispira al suo illustre quasi omonimo.
Inizia la carriera nella squadra del suo paese natale ma ben presto si trasferisce in Danimarca. Tre stagioni nell’ AB per poi passare al Midtjylland; è qui che Zidan comincia a stupire le platee con dribbling, veroniche e finte stupefacenti, oltre ad un bottino di 19 reti (5 in una partita, contro la sua ex squadra AB).
Nella stagione 04-05 viene eletto a dicembre miglior giocatore della SAS Ligaen (grazie anche a 11 centri in 17 partite) ingolosendo vari club europei; la spunta il Werder Brema che si aggiudica il suo cartellino per 3 milioni di euro circa. Si presenta così al pubblico del Weserstadium: 2 presenze, 2 reti e un grave infortunio a caviglia e polpaccio che lo costringono alla sordina per il resto del torneo.
Chiuso dalla coppia di bomber Klose - Klasnic la dirigenza decide per il prestito (senza riscatto) al Mainz, dove il talentuoso nordafricano si ritaglia uno spazio importante contribuendo alla salvezza della propria squadra con 26 gettoni e 9 reti, l’ ultima delle quali ad un certo Bayern Monaco: straordinario “elastico†e conclusione imparabile, da cineteca.
Zidan può agire da seconda punta o da attaccante esterno, dotato di un’ imprevedibilità incredibile e di una tecnica cristallina, è un buon cecchino sotto porta ma sicuramente la sua dote migliore è irridere gli avversari con dribbling, finte e controfinte; facile per lui irretire gli avversari ma allo stesso tempo scaldare i cuori della “fredda†landa di Brema…
Luogo e data di nascita: Port Said (Egitto) 11 dicembre 1981
Ruolo: attaccante
Altezza: 1,78 m
Peso forma: 68 kg
Squadre di club: El Masry Port Said, Akademisk Boldklub Copenhagen, FC Midtjylland, Werder Brema, FSV Mainz 05
Presenze nella SAS ligaen: 98
Goals nella SAS ligaen: 42
Presenze in Bundesliga: 36
Goals in Bundesliga: 11
Palmarès: nessun trofeo, vanta 2 titoli di miglior giocatore del campionato danese (03-04, 04-05)
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Christian Gentner
Prodotto del fertile vivaio dello Stoccarda, Christian Gentner, nazionale tedesco under 20, è un centrocampista di cui sentiremo parlare parecchio in futuro. Chiedere referenze a Giovanni Trapattoni, che l’ha fatto debuttare in Bundesliga nell’ultima stagione. Alto quasi un metro e novanta, Gentner può disimpegnarsi con uguale efficacia sia centralmente che nel ruolo di esterno.
Il direttore sportivo dello Stoccarda, Horst Heldt, pienamente consapevole di avere in casa un gioiellino, all’inizio dell’anno gli ha prolungato il contratto fino al 2010. Dovendo paragonarlo a qualcuno, ci viene in mente Bastian Schweinsteiger. A differenza del giocatore del Bayern, Gentner appare più portato per la fase offensiva e meno disposto al sacrificio. Teniamolo d’occhio.
Luogo e data di nascita: Nurtingen (Germania) 14 Agosto 1985
Ruolo: centrocampista esterno-centrale
Squadre di club: Stoccarda
Presenze in Bundesliga: 23
Gol in Bundesliga: 1
Palmarès: nessun trofeo
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Nicky Hofs
Un altro tulipano è sbocciato nei vivai d’Olanda. No, non stiamo parlando di botanica, ma di Nicky Hofs, ventitreenne centrocampista laterale del Feyenoord. Nato ad Arnhem, Hofs inizia a calciare il pallone proprio sotto casa, tra le fila degli Arnhemse Boys. Elegante come un cigno nelle sue discese sulla fascia destra, ha facilità di calcio, gran fiuto in zona-gol e una propensione naturale per il gioco in campo aperto. Le sue doti emergono presto e a 18 anni firma con il Vitesse, squadra di cui è tifosissimo. Sotto l’ala protettrice di Ronald Koeman, il giovane Hofs inizia a fare sfracelli sulla fascia, mandando al bar parecchi difensori avversari con le sue finte e la sua velocità .
Nelle prime due stagioni rullino di marcia identico: 13 presenze e 2 reti. Al terzo anno esplode, con 6 gol in 16 apparizioni e il Feyenoord lo acquista per metterlo al servizio di Ruud Gullit. Un’annata d’esordio positiva, poi un infortunio e le scelte del nuovo mister Erwin Koeman lo limitano a sole 13 presenze con 2 gol. Nonostante la piccola “frenataâ€, Hofs gode della fiducia di Van Basten, che l’ha fatto esordire nella Nazionale Maggiore, ma soprattutto è stato un punto fermo dell’Under 21 Campione d’Europa in Portogallo. Suo il 3-0 (da cineteca) nella finale vinta contro i pari età ucraini.
Luogo e data di nascita: Arnhem (Olanda) 17 Maggio 1983
Ruolo: Centrocampista esterno
Squadre di club: Vitesse, Feyenoord
Presenze in Eredivisie: 95
Gol in Eredivisie: 23
Palmarès: Campione d’Europa Under 21 (Portogallo 2006)