La Cronistoria di una Favola ( GRAZIE MilanLAB )
Inviato: mer gen 11, 2006 9:13 am
TUTTE LE DATE ROSSONERE DI BOBO VIERI - SOTTOTITOLO: IL DIAVOLO FA LE PENTOLE MA NON I BIDONI
Una scommessa vinta quella di Christian Vieri al Milan: grazie al dispettuccio dell'approdo in rossonero, il centravanti è riuscito a dimostrare che la sua crisi era tutta colpa dell'Inter, e che lui non era bollito. Ispirati da acmilan.com, ecco la cronistoria di una favola mediatica moderna, in cui per sei mesi si è cercato di dimostrare che in realtà quella stronza della nonna di Cappuccetto Rosso aveva mangiato il lupo.
Solo il 7 giugno Bobone era infelice e squalificato per due turni alla prova tv, quel meccanismo tecnologico di verifica del bon ton nerazzurro. Smesse le scorie di Appiano, l'aria cambia: difatti si accorda con il Milan perché lì "[avrà ] la possibilità , finalmente, di trasformare in vittoria il proprio talento". Vittoria! Appena firmato, il 5 luglio, è già "felice", ma le cose migliorano perché il 14 luglio diventa "molto felice". Altro che gol, il 18 luglio acmilan.com esulta: "Bobone canta, balla, mette su i dischi", let's dance. Il primo agosto lui è "sereno, al Milan c'è l'ambiente giusto". Ottimo e abbondante. Finisce l'estate e il 31 agosto "appare in gran forma". Le prime due di campionato non gioca perché squalificato dai tempi infelici. Alla terza, il 18 settembre, si presenta e piazza undici minuti con la Sampdoria, sembrando davvero "volenteroso". Alla quarta, prova l'estasi del posto titolare e convince, tanto che alla quinta resta in panchina tutta la gara. Circolano i primi dubbi, spenti l'11 ottobre quando si precisa che non doveva preoccuparsi perché "è normale che il cambiamento possa portare alcune difficoltà ". Il 15 ottobre "in una logica di rotazione" non viene convocato per Cagliari. Il 18 ottobre si spiega che finora aveva giocato "più in funzione della squadra" e per il gol "è una questione di fortuna". Anche il 19 ottobre "gli manca solo la rete". Il 22 ottobre sono "molto soddisfatti del suo apporto a livello di gioco" e il gol "sarebbe un fatto positivo soprattutto per lui". Il 23 ottobre, Inzaghi spiega il segreto dell'affetto di Bobo: "Al Milan si accettano anche la panchina o la tribuna, e questo è bello anche per chi gioca". Il 25 ottobre "migliora in modo costante". Il 5 novembre "gioca bene di sponda". Poi interviene la maledetta sosta nazionali a spezzarne l'inarrestabile progresso. E' il turno delle tv che dedicano un paio di servizi settimanali al tema "Quanto è felice". Un'organo mediatico di partito arriva a sostenere testualmente: "Gli manca solo il gol per la Redenzione". Il 15 novembre Galliani si fa minaccioso: "Non ti muovi di qui". Il 5 dicembre trionfa al "Bidone d'Oro 2005". Il 10 dicembre "sarà protagonista", e così tre giorni dopo viene schierato nel derby perché "un giocatore abile nel gioco aereo poteva essere utile"; e Bobone è davvero abile a fare la scaletta per il gol decisivo di Adriano. Il 17 dicembre c'è la conferma: "Vieri è in un buon momento", ma il 18 dicembre "subisce un contrasto" col Messina e non viene convocato per la successiva. Niente paura, il 19 dicembre "si può sempre puntare su un certo Vieri" ( ). Eppure accade d'improvviso qualcosa, perché il 5 gennaio sono "solo bugie, lui vuole rimanere", anzi lo stesso giorno "è sereno e sta bene dov'è". Il 7 gennaio "sta molto bene al Milan", ma non viene convocato per il match contro il Parma a causa di "un forte stato febbrile", e infatti tutto infebbrato si presenta lo stesso allo stadio. Il 9 gennaio, "tutto in serenità ", Christian Vieri si taglia lo stipendio pur di allontanarsi dalla felicità . Nella foto, Monaco di queste palle. 2006-01-09
http://www.acmilan.com/NewsDetail.aspx?idNews=13020
Una scommessa vinta quella di Christian Vieri al Milan: grazie al dispettuccio dell'approdo in rossonero, il centravanti è riuscito a dimostrare che la sua crisi era tutta colpa dell'Inter, e che lui non era bollito. Ispirati da acmilan.com, ecco la cronistoria di una favola mediatica moderna, in cui per sei mesi si è cercato di dimostrare che in realtà quella stronza della nonna di Cappuccetto Rosso aveva mangiato il lupo.
Solo il 7 giugno Bobone era infelice e squalificato per due turni alla prova tv, quel meccanismo tecnologico di verifica del bon ton nerazzurro. Smesse le scorie di Appiano, l'aria cambia: difatti si accorda con il Milan perché lì "[avrà ] la possibilità , finalmente, di trasformare in vittoria il proprio talento". Vittoria! Appena firmato, il 5 luglio, è già "felice", ma le cose migliorano perché il 14 luglio diventa "molto felice". Altro che gol, il 18 luglio acmilan.com esulta: "Bobone canta, balla, mette su i dischi", let's dance. Il primo agosto lui è "sereno, al Milan c'è l'ambiente giusto". Ottimo e abbondante. Finisce l'estate e il 31 agosto "appare in gran forma". Le prime due di campionato non gioca perché squalificato dai tempi infelici. Alla terza, il 18 settembre, si presenta e piazza undici minuti con la Sampdoria, sembrando davvero "volenteroso". Alla quarta, prova l'estasi del posto titolare e convince, tanto che alla quinta resta in panchina tutta la gara. Circolano i primi dubbi, spenti l'11 ottobre quando si precisa che non doveva preoccuparsi perché "è normale che il cambiamento possa portare alcune difficoltà ". Il 15 ottobre "in una logica di rotazione" non viene convocato per Cagliari. Il 18 ottobre si spiega che finora aveva giocato "più in funzione della squadra" e per il gol "è una questione di fortuna". Anche il 19 ottobre "gli manca solo la rete". Il 22 ottobre sono "molto soddisfatti del suo apporto a livello di gioco" e il gol "sarebbe un fatto positivo soprattutto per lui". Il 23 ottobre, Inzaghi spiega il segreto dell'affetto di Bobo: "Al Milan si accettano anche la panchina o la tribuna, e questo è bello anche per chi gioca". Il 25 ottobre "migliora in modo costante". Il 5 novembre "gioca bene di sponda". Poi interviene la maledetta sosta nazionali a spezzarne l'inarrestabile progresso. E' il turno delle tv che dedicano un paio di servizi settimanali al tema "Quanto è felice". Un'organo mediatico di partito arriva a sostenere testualmente: "Gli manca solo il gol per la Redenzione". Il 15 novembre Galliani si fa minaccioso: "Non ti muovi di qui". Il 5 dicembre trionfa al "Bidone d'Oro 2005". Il 10 dicembre "sarà protagonista", e così tre giorni dopo viene schierato nel derby perché "un giocatore abile nel gioco aereo poteva essere utile"; e Bobone è davvero abile a fare la scaletta per il gol decisivo di Adriano. Il 17 dicembre c'è la conferma: "Vieri è in un buon momento", ma il 18 dicembre "subisce un contrasto" col Messina e non viene convocato per la successiva. Niente paura, il 19 dicembre "si può sempre puntare su un certo Vieri" ( ). Eppure accade d'improvviso qualcosa, perché il 5 gennaio sono "solo bugie, lui vuole rimanere", anzi lo stesso giorno "è sereno e sta bene dov'è". Il 7 gennaio "sta molto bene al Milan", ma non viene convocato per il match contro il Parma a causa di "un forte stato febbrile", e infatti tutto infebbrato si presenta lo stesso allo stadio. Il 9 gennaio, "tutto in serenità ", Christian Vieri si taglia lo stipendio pur di allontanarsi dalla felicità . Nella foto, Monaco di queste palle. 2006-01-09
http://www.acmilan.com/NewsDetail.aspx?idNews=13020