Dai che oggi tornate in A!
Metti la stagione prossima con la Juve in B e il Messina in C1...
di Paolo Ziliani, Venerdì, 18 Maggio 2007
Continua l'irreale silenzio attorno agli sviluppi di Calciopoli-2: con le posizioni di Moggi e Fabiani che potrebbero rendere insalvabili i destini dei loro ex club dopo i processi sportivi
Una volta si diceva: per dovere di cronaca. Formuletta semplice, e chiara, che permetteva al Bravo Giornalista – che per l’appunto si occupa di cronaca – di completare il quadro del suo resoconto, del suo reportage, della sua inchiesta, dando conto anche di particolari all’apparenza secondari, marginali, degni comunque di non essere trascurati, di non essere passati sotto silenzio. Per una migliore completezza d’informazione: niente di più, niente di meno. Ebbene: il campionato di serie B si sta avviando alla conclusione, il sipario verrà fatto calare sabato 10 giugno, ma per “dovere di cronaca†ci sembra giusto avvertire – così, per scrupolo - che la classifica finale potrebbe non essere quella definitiva. E cioè, le 3 squadre promosse in A e le 4 retrocesse in C1 potrebbero non essere quelle indicate dalla classifica che leggeremo dopo la 42^ e ultima giornata. Il motivo? Anche se nessuno ne parla, e ne scrive, c’è l’inchiesta Calciopoli-2 dei giudici napoletani Beatrice e Narducci che sta portando alla luce – per quanto emerso finora – fatti e comportamenti illeciti commessi da alcuni tesserati, in particolar modo Luciano Moggi della Juventus e Mariano Fabiani del Messina, nel corso della stagione 2005-2006. Fatti recenti, non caduti in prescrizione, del tutto nuovi e sui quali l’Ufficio Inchieste della Figc ha ufficialmente aperto un’inchiesta (i primi interrogatori sono già avvenuti).
Di che si tratta? In soldoni: secondo la Procura di Napoli, Moggi – spalleggiato da Fabiani, suo braccio destro – avrebbe condizionato il regolare svolgimento del campionato 2005-2006 intessendo una fitta rete di contatti telefonici segreti con un gran numero di arbitri (molti internazionali), facendo uso di sim card anonime del Liechtenstein che Moggi stesso acquistava, distribuiva e ricaricava (per la cronaca, era l’osservatore juventino Giancarlo Bertolini ad acquistare, per conto di Moggi, le schede segrete a Chiasso: Bertolini ha ammesso la circostanza sia ai giudici di Napoli, sia a Borrelli dell’Ufficio Inchieste). Alcune di queste schede sarebbero state distribuite, da Moggi, anche a dirigenti arbitrali, dirigenti Figc e personaggi in vista del mondo del calcio. Ebbene: fermo restando che Moggi e Fabiani avranno tutto il tempo, e il modo, di dimostrare la loro totale estraneità agli addebiti contestatigli – sempre che lo vogliano: giovedì, entrambi si sono rifiutati di rispondere alla convocazione di Borrelli -, è forse il caso di considerare – “per dovere di cronaca†– quali potrebbero essere le conseguenze sportive nel caso Moggi e Fabiani siano riconosciuti colpevoli, dalla giustizia del calcio, di aver compiuto atti e comportamenti illeciti.
Se i dirigenti di Juventus e Messina fossero riconosciuti colpevoli di aver condizionato il campionato 2005-2006 con la creazione di una rete telefonica clandestina con arbitri e dirigenti compiacenti, i contatti coi quali avvenivano – a differenza di quanto successo nella stagione 2004-2005 - su utenze non intercettabili, per Juventus e Messina si profilerebbe il pericolo di condanne assai pesanti al termine dei processi sportivi. E sulla falsariga delle sanzioni applicate dopo i processi di Calciopoli-1, lo scenario che si prospetta non si profila per nulla incoraggiante.
Incominciamo dal Messina. Che quest’anno è reduce dalla fresca retrocessione dalla A alla B. Se le responsabilità del suo direttore generale Fabiani (oggi alla Salernitana) venissero accertate, il Messina sarebbe a forte rischio-retrocessione in C1. Circostanza questa che permetterebbe alla quartultima classificata del campionato in corso (al momento, la perdente dello spareggio Verona-Modena), di conservare il proprio posto in serie B. In base alla classifica di oggi, retrocederebbero in serie C1 – oltre al Messina – Pescara, Crotone ed Arezzo.
Capitolo-Juventus. Il club bianconero, che al 99 % si classificherà al 1° posto del campionato in corso, rischia – in caso di accertamento delle responsabilità di Moggi – una seconda, dura sanzione a tavolino. In linea di massima, si va da una penalizzazione che privi la Juve del diritto alla promozione in serie A (in questo caso, assieme a Genoa e Napoli verrebbe promossa la squadra 4^ classificata in caso di mancata disputa dei playoff – oggi sarebbe il Mantova -, oppure la perdente della finale playoff ) a una sanzione più pesante, tipo quella comminata l’estate scorsa quando la Juve, che aveva vinto lo scudetto, si vide togliere il titolo e retrocedere in serie B con un handicap di 30 punti (poi diventati 17, infine 9). Insomma, sempre per “dovere di cronacaâ€: c’è il rischio, nemmeno così remoto, che la Juventus – per le colpe dei suoi spericolati dirigenti Moggi e Giraudo – non solo non torni in serie A, ma rischi di sprofondare in serie C.
Come si diceva una volta: detto per dovere di cronaca. Per non fare, nel caso, la figura degli sprovveduti: quelli che avevano messo la testa sottoterra per non vedere. Le cose che sono davanti agli occhi di tutti.
(Paolo Ziliani)
http://www.paoloziliani.it/news.asp?id=223