ECCO UNA STRONZATA AD HOC PER ROMPERE I COGLIONI ALL'INTER
La Procura di Milano indaga su un pregiudicato e spuntano le chiacchierate con il tecnico e alcuni giocatori dell'Inter: bolla di sapone?
Torna l'incubo intercettazioni: e proprio nella settimana dell'assegnazione dello scudetto. Stando ad alcune notizie trapelate da ambienti vicine alla Procura della Repubblica di Milano alcuni tesserati dell'Inter (nessuno dei quali al momento risulta tuttavia iscritto nel registro degli indagati), sarebbero tra le persone intercettate telefonicamente nell'ambito di un'indagine il cui personaggio chiave sarebbe Domenico Brescia, un pregiudicato tifosissimo nerazzurro al centro di alcune vicende legate a traffico di sostanze stupefacenti e malavita organizzata.
Brescia, che ufficialmente svolge la professione di sarto, vanta amicizie personali con il tecnico Roberto Mancini, il suo vice Sinisa Mihajlovic, il collaboratore Fausto Salsano, un dipendente dell'Inter oltre ad alcuni giocatori attuali, tra i quali anche Marco Materazzi, Zlatan Ibrahimovic e Javier Zanetti ma anche del passato, come il leggendario Altobelli: tutti intercettati e inseriti nei verbali dell'inchiesta. Nelle chiacchierate telefoniche tuttavia si parla di calcio, macchine, telefoni, donne e vestiti da mettere a misura. Nulla che apparentemente faccia pensare a qualcosa di illecito. Le intercettazioni si riferiscono soprattutto all'autunno del 2006, ma ce ne sono anche altre successive, sempre dello stesso tenore.
Che sulla vicenda ci siano molti aspetti da chiarire pare evidente: stando ai si dice, ancora tutti da confermare, ci sarebbe anche una seconda indagine della procura di Trento che si è accavallata a quella di Milano sempre nell'ambito delle stesse intercettazioni. Ed è probabilmente anche per questo che si intersecano nomi e aspetti diversi che hanno finito per aumentare la confusione intorno a questa vicenda dai contenuti tutti da verificare.
In una telefonata tra Mancini e il Brescia si parla anche dell'arresto di un pregiudicato: "Glielo avevo detto che doveva aspettare l'indulto a Parigi" sembra di capire tra le parole pronunciate dal tecnico. Gli inquirenti avrebbero acquisito le intercettazioni proprio per verificare se in alcuni contesti o argomenti ci siano dei significati nascosti.
E il tutto viene fuori a tre giorni dalla partita decisiva per lo scudetto