Caro Direttore,
leggo sull’edizione di oggi che la Panini «immortala nei suoi archivi il pareggio e non la vittoria milanista» e che «Alla stessa maniera, d’altronde, si regola l’Uefa per le Coppe Europee». Nulla di più corretto: tali sono infatti le norme che disciplinano sia le gare di Champions League, sia quelle di Europa League, sia, che è quello che interessa, quelle di Coppa Italia. Il punto però non è a mio parere questo, perché naturalmente non ho mai posto in dubbio che sia stata la Juventus a “passare il turnoâ€. Il mio punto (di vista) attiene infatti — e invece — alla presunta imbattibilità della Juventus. Che, tenuto conto dei novanta minuti regolamentari, l’ha perduta. Questa conclusione mi pare si possa ricavare dalla Regola 7 del Regolamento del Giuoco del Calcio vigente, che prevede per l’appunto che «la gara si compone di due periodi di gioco di 45 minuti ciascuno, a meno che una diversa durata sia stata convenuta di comune accordo tra l’arbitro e le due squadre». Tale però nonè il caso del nostro, perché, ferma la durata della gara di 90 minuti (più recupero), l’aggiunta dei supplementari è derivata nel caso specifico dal Regolamento della competizione. Conclusione ne è che, esclusivamente ai fini del record di imbattibilità , non può dirsi che la Juventus l’abbia mantenuto, mentre deve senz’altro affermarsi che essa havinto la semifinale di Coppa Italia. È lontanissima da me ogni volontà polemica: le ho scritto solo perché intendevo precisare meglio il mio pensiero: espresso «a caldo», ma confermato «a freddo».
Adriano Galliani,