Ancelotti: «Non ne so nulla»
Intercettazioni, Ronaldinho
e il party del narcotrafficante
Il brasiliano, che non è indagato, conversa al telefono
con il connazionale Anderson
Ronaldinho (Ap)
Ronaldinho (Ap)
MILANO - Ronaldinho compare in un'intercettazione telefonica ordinata dalla magistratura brasiliana nel quadro delle indagini sul conto di un trafficante di droga arrestato in un'abitazione di Porto Alegre di proprietà del brasiliano Anderson, calciatore del Manchester United. Lo riferisce "O Globo". Nell'intercettazione telefonica citata dall'edizione online del network brasiliano, ma non trascritta, Ronaldinho e Anderson non avrebbero menzionato stupefacenti limitandosi a conversare di una festa realizzata con il narcotrafficante Richard Alex da Silva Martins, conosciuto con il nomignolo di "Gigi" e considerato dagli inquirenti uno dei due boss del narcotraffico nella favela Vila Maria da Conceicao di Rio de Janeiro. Il pubblico ministero Ricaro Herbstrich - si legge dal sito di "O Globo" - ha fatto sapere che Anderson non è indagato, nonostante lo scorso 24 giugno "Gigi" completò l’evasione da un carcere a bordo della Porsche del giocatore. Le indagini hanno finora portato all’arresto di 31 persone collegate al boss del narcotraffico ed al sequestro di ingenti quantitativi di droga e denaro.
ANCELOTTI - Sulla vicenda è intervenuto anche Carlo Ancelotti. «Non so niente di questa storia, a me lui sembra molto tranquillo e sereno» ha detto il tecnico rossonero. «Per il resto- ha aggiunto Ancelotti- per la storia di quella precedente festa, la società ha solo chiesto informazioni al giocatore. Che ha spiegato le cose. E noi tendiamo a credere ai nostri calciatori».