da The Shield il ven set 02, 2005 2:18 pm
questo articolo su Spalletti dice tutto (oltre al fatto che è un grandissimo e lo si è capito in un mese e mezzo).
Spalletti, fiducia a Cassano
Il tecnico della Roma vuole recuperare il barese: "La mia intenzione è farlo giocare, ma deve prima parlare con la società . Il resto dipende da quello che farà in campo"
Cassano (primo piano) e Totti (sfondo). ReutersROMA, 2 settembre 2005 - Ricordate Luciano Spalletti ai microfoni di Sky subito dopo la vittoria con la Reggina? "Solo io voglio bene a Cassano" - disse il tecnico della Roma domenica scorsa. Letta a posteriori, quell'affermazione un po' misteriosa riappare in tutta la sua evidenza tra le righe dell'inetrvento odierno dell'allenatore. "Per la trasfetra di Reggio mi opposi alla volontà della società , ma dopo la chiusura del mercato queste sono situazioni che non potrò più forzare". La traduzione è presto fatta: i dirigenti chiesero a Spalletti di non convocare il giocatore, lui lo fece, salvo tenerlo in panchina dopo averlo fatto riscaldare per circa un quarto d'ora. A prima vista poteva sembrare un'umiliazione che il tecnico giustificò con un lapidario "Ho ritenuto non necessario utilizzarlo per come si era messa la partita".
E' giusto sottolineare, invece, che al di là delle polemiche, Cassano non è certo in un periodo di forma smagliante, come dimostrato dal pre-campionato. Perciò al debutto in campionato non ha messo piede in campo. Ma in futuro? "Bisogna che Cassano parli prima con la società - dice Spalletti - e poi vedremo. Ma la mia intenzione, come quella della società , è mettere in luce le sue qualità , usarlo, farlo giocare. Poi dopo spetterà a me ed al comportamento del giocatore in campo. Ci sono valutazioni che farò io in prima persona guardando semplicemente il campo". I messaggi (taciti) del tecnico sono due: "Cassano, torna ad allenarti bene, torna ad essere il campione che sei stato, e tornerai presto anche titolare", "Dirigenti della Roma, abbiamo un fuoriclasse in casa e sarebbe un peccato sprecare l'opportunità di sfruttarne il talento"
Tra un ringraziamento - "La società mi ha accontentato nel mantenere gli uomini di qualità che avevo chiesto (il riferimento è a Mancini, ndr)" - una piccolissima stilettata - "Forse manca l'esterno destro in difesa" - e una promessa - "Segnatevi il nome di Rosi, tra due anni vedrete chi sarà " -, Spalletti chiude il suo intervento. E negli occhi ha la fiducia di chi ha vinto 3-0 la prima partita e non ha perso quella a distanza con la Juve. Cassano e Mancini hanno ancora la maglia giallorossa. E lui vuole farla indossare ad entrambi.