Bbc, spunta Mogì...dello Charleroi
Dg dei belgi cerca di vendere africani
Lo scandalo del calcio inglese denunciato dalla Bbc con il programma "Panorama" varca i confini anglosassoni. Infatti, sempre nella stessa trasmissione spunta un nome che ha del familiare, quello di un Mogì che cerca di svendere la sua società a degli imprenditori e di vendere giovani ragazzi africani. Si tratta di Mogì Bayat dg dello Charleroi squadra belga chiamata le "zebre" per la sua casacca a strisce bianconere.
Quando lo senti sembra quasi un incubo ricorrente. Stesso nome, stesso ruolo da dirigente e la squadra con gli stessi colori e persino lo stesso soprannome. La materia resta quella, lo scandalo calcio, ma per fortuna andando a guardare bene si cambia nazione e le modalità d'intercettazione sono leggermente diverse. C'è un Mogì che spunta dallo scandalo sul calcio inglese denunciato dalla Bbc nella trasmissione "Panorama", nella puntata intitolata "I segreti sporchi del calcio" che aveva mostrato come alcuni allenatori della Premier League e dirigenti avessero ricevuto tangenti per agevolare il trasferimento di alcuni calciatori.
Un nuovo filone porta al di fuori dei confini inglesi e tira in ballo Mogi Bayat, direttore generale dello Sporting Charleroi, squadra belga di prima divisione che ha gli stessi colori della Juventus ed è soprannominata come la "Signora" del calcio italiano, le "zebre". Ed allora ecco che l'accostamento con big Luciano è immediato, spontaneo anche se l'ex dg juventino non c'entra nulla. Il dirigente della società belga è infatti ripreso da telecamere nascoste mentre cerca di svendere il suo club ad un gruppo di imprenditori per soli 5 milioni di euro e, soprattutto, mentre illustra un metodo modernissimo per reclutare giovani talenti africani a basso costo da rivendere in Europa.
Tutto molto simile a quanto avvenuto in Italia, certo si parla di ambiti diversi ma c'è anche il grande accusato Mogì Bayat, che replica gridando al complotto: "Ho detto che si possono far venire giocatori africani - ha commentato - Non è un crimine e lo fanno tutti, l'aereo carico di africani era soltanto un modo di dire". Certo il tutto per noi, italiani, immersi e sommersi da Calciopoli sarà soltanto una replica, in versione estera, di un film già visto.
A quanto pare è una questione di maglia e di nome