Maradona, nuovo malore nella notte
"E' ricoverato in rianimazione"
Maradona è stato nuovamente ricoverato in terapia intensiva
BUENOS AIRES - Diego Maradona è di nuovo ricoverato. Nella notte ha accusato forti dolori addominali e, intorno alle 5 di questa mattina, è stato portato d'urgenza nel reparto di rianimazione dell'ospedale "Madre Teresa di Calcutta" a Ezeiza, circa 40 chilometri da Buenos Aires. Era da poco uscito dalla clinica della capitale dove era stato ricoverato un paio di settimane fa.
Il medico personale: "Tutto sotto controllo". In una conversazione con Radio Continental, il medico personale dell'ex calciatore ha cercato però di sdrammatizzare la situazione assicurando che "tutto è sotto controllo" e che Maradona "ha capito perfettamente la situazione. "I dolori sono legati ai problemi epatici di Diego", ha detto il medico. Una volta terminata l'emergenza, l'ex calciatore potrebbe essere trasferito in un centro specializzato o riportato a casa ma, ha precisato il dottor Cahe, "con una terapia personalizzata e speciale".
La ricaduta improvvisa. Maradona si trovava in una villa a Ezeiza assieme alla compagna Veronica Ojeda quando si è sentito male. Fino al giorno prima sembrava che tutto andasse per il meglio; Maradona aveva pure annunciato che si sarebbe recato domenica a vedere il Superclasico, la sfida tra Boca e River. Poi la ricaduta.
Il precedente ricovero. A Ezeiza l'ex campione argentino si era trasferito dopo aver lasciato due giorni fa la clinica Guemes a Buenos Aires dove era rimasto ricoverato un paio di settimane per disintossicarsi dall'abuso di alcol. In questi giorni avrebbe dovuto raggiungere un istituto specializzato in Svizzera per proseguire la terapia, ma stamani la situazione è nuovamente precipitata.
"Lavoriamo per evitare la cirrosi". Il medico personale di Maradona non l'aveva nascosto il giorno delle dimissioni dal recente ricovero: "La ripresa sarà lunga", ma forse non immaginava una ricaduta così improvvisa. Per giorni Maradona è rimasto sotto sedativi per riuscire ad affrontare l'astinenza dagli alcolici che gli hanno provocato un'epatite acuta. "Stiamo lavorando per evitare la cirrosi", aveva detto Carlos Lacep, lo psichiatra e tossicologo che ha avuto in cura l'ex calciatore nella clinica Guemes a Buenos Aires. "Il paziente soffre di una patologia cronica e, insieme a lui, lavoriamo perchè non si trasformi in cirrosi".
La droga non c'entra. Questa volta la droga non c'entra. Nell'aprile del 2000 Maradona era stato colpito da un infarto in seguito ad un'overdose da cocaina, crisi che si ripeté per le stesse cause quattro anni dopo. Dopo aver passato alcune settimane in clinica a disintossicarsi, ingrassò in maniera preoccupante e nel 2005 l'ex Pibe de Oro si sottopose ad un intervento chirurgico per ridurre il peso. A quel punto Diego avrebbe dovuto seguire un rigido programma alimentare. Cosa che però non ha fatto. Con il risultato di dover correre nuovamente in ospedale per abuso d'alcol e fumo.
di male in peggio.