da 14 il mer giu 09, 2010 6:22 am
ROMA, 8 gigno - Il prossimo 17 giugno vanno a giuÂdizio i Menarini e il ds dell’Arezzo, CeravoÂlo, per i rapporti conviviali intrattenuti con lo squalificato (ma anche ormai esterno alÂl’ordinamento) Luciano Moggi. E allora per una sorta di par condicio (anche se molto meno rapida) Palazzi ha deferito in queste ore con l’invio della chiamata in udienza (metà luglio la Disciplinare?) di Massimo Moratti ed Enrico Preziosi, con Inter e GeÂnoa per responsabilità diretta, per la famiÂgerata vicenda della cessione di Motta e Milito (ma anche di pezzi di Bonucci, AcÂquafresca, Viviano) il 21 maggio del 2009. Par condicio perché è vietato trattare con il Preziosi, «inibito in via definitiva» direttaÂmente, come da lui candidamente ammesÂso su vari organi di stampa (ma anche agli uomini della Procura federale quando inÂterrogarono i due l’estate scorsa) proprio dal presidente genoano inibito per cinque anni con richiesta di preclusione (la stessa che incombe su Moggi e Giraudo, per inÂtenderci). Ebbene l’articolo 10 del codice di giustizia partorito proprio dopo Calciopoli vide anche l’ex ds della Juve, Secco, squaÂlificato per un mese per aver trattato CriÂscito con lo stesso Preziosi, vieta i rapporÂti e i contatti d’affari con i paria della squaÂlifica. Non solo, addirittura, pregiudica gli effetti di quei contratti sottoscritti tra un presidente nel pieno delle sue funzioni (MoÂratti, in questo caso) e uno che non può parÂtecipare attivamente a trattative (Preziosi, nell’estate del 2009). Contratti nulli, sarebÂbero, a rigore di regolamento quelli sottoÂscritti per cedere l’uomo del Destino nerazÂzurro, Diego Milito autore dei gol decisivi per scudetto, Coppa Italia e anche ChamÂpions League. Nulli i trasferimenti di MotÂta e tutti gli altri del maxi -affare dell’anno 2009. Preziosi avrebbe, secondo le indiscreÂzioni, confermato a Palazzi. «Abbiamo troÂvato l’ accordo per la cessione di Milito e Thiago Motta all’ Inter - disse - . Ci siamo privati di due pedine importanti. Mi sono incontrato a colazione con il presidente MoÂratti e abbiamo raggiunto l’accordo», disse dopo l’incontro al Palazzo Saras, Preziosi. La vigorosa stretta di mano per il codice non vale quanto la firma (apposta con tutÂta probabilità da chi era titolato a farlo), ma l’articolo 10 del codice recita al secondo capoverso: «È fatto divieto, nello svolgimenÂto di attività (di compravendita, ndr), di avÂvalersi di soggetti non autorizzati e di aveÂre comunque contatti con tesserati inibiti o squalificati. In questi casi gli atti, anche se conclusi, sono privi di effetto».
In soccorso di Genoa, Inter (deferite anÂch’esse nel procedimento numero 8430/139 firmato da Palazzi il 31 maggio scorso) verÂrebbero i pronunciamenti della CommisÂsione tesseramenti: per i dilettanti l’articoÂlo 10 provoca tutti gli effetti anche ex tunc, quindi partite perse per irregolare posizioÂne del tesserato con cessione nulla; per i pro invece (da sentenza Giacomo Galli 2002) gli effetti sono ex nunc, ovvero la nullità deÂgli atti sarebbe non già da quando Preziosi incautamente rivela l’accordo con Moratti, ma dalla sentenza sportiva cioè da adesso. Squalifiche in vista, comunque.
Non tutti la pensano così: ci anche fior di legali che interpetrano estensivamente l’articolo 10 e la sua violazione chiedendo (articolo 17 del codice) la perdita delle gare e la penalizzazione in classifica. La battaglia legale a luglio sarà accesa. E pesante anche l’accusa di «testimonianza non attendibile» attribuita dalla Procura federale a Moratti quando è stato ascoltato (ormai quasi un anno fa…) sul caso. Insomma: la Roma resta alla finestra, sperando che qualcuno le butti dal piano di sopra uno scudetto e una coppa Italia (decise da Milito). Ma la cautela per un caso con qualche precedente, ma mai così importante è d’obbligo.
admin ha scritto:Sei stato permanentemente bannato da questa board.
iaia ha scritto:zio bubu.
liam4ever ha scritto:con Stankovic arretrato, quanto sei bella nella foto profilo. il Capitano larghissimo, Milito leggermente più indietro ed eto'o accentrato e avvicinato alla porta..