[A.C. MILAN] stagione 2009-2010 - topic ufficiale

[porzel]

L’antidepressivo è guardarsi in tv i gol di Van Basten


MILANO - È un «gioco» che funziona già da qualche settimana. E che ha un sicuro futu­ro dietro le spalle. Di solito comincia con un invito per una serata tra amici. Due tagliolini ai gamberi (una chiara metafora) e poi, in cas­setta o cd, salta fuori la madre di tutte le parti­te, la finale di Champions del 1994, Mi­lan- Barcellona 4-0. Un’altra volta c’è invece qualcuno che con lo sguardo annebbiato spa­ra in video i 100 gol più belli di Shevchenko. O magari, qualche leggendario spezzone in bianco-nero con Gianni Rivera e Pierino Pra­ti che affossano l’Ajax. Se la realtà è così offensiva, che cosa resta se non ricordare o sognare? E i milanisti stan­no riscoprendo il gusto del retrò. Tutto va be­ne pur di non incappare in questo presente così mortificante, in questa squadra piena di giocatori stanchi, declinanti, inadeguati, do­ve anche un ragazzo di vent’anni sembra so­gnare uno scivolo per andare in pensione.

Certo vendere Kaká è stato il segnale. Però, a proposito di sogni serali in compagnia, se assieme a Thiago Silva fossero arrivati altri giovanotti come Dzeko, Cissokho e Gourcuff per una nuova linea verde, i tifosi avrebbero sicuramente capito. E saputo aspettare. Inve­ce è questo senso di assoluta rinuncia a desta­bilizzare e indurre il ritorno al passato. In fon­do proprio Adriano Galliani, una vittima co­me il povero Leonardo, ha confessato di stor­dirsi spesso con l’opera omnia del professor Van Basten. Ma di questi tempi grami, più dei mega-trionfi e dei campioni, conforta ri­vedere la sintesi del magico campionato (alle­natore Zaccheroni) vinto all’ultima partita nel 1999 con giocatori assai meno glamorous di questi, che però sapevano almeno correre con umiltà. Erano vivi. Ai milanisti piace molto riandare anche ai periodi in cui Silvio Berlusconi conosceva i giocatori, sapeva valutarli e amava il calcio, sotterrato oggi sotto le sue mille altre incom­benze a parte il capestro della contabilità. Molti per esempio si sono chiesti che cosa avrà voluto dire quando l’altro giorno si è di­chiarato «vicino ai tifosi per quel disastro chiamato Milan». Suonava da espressione so­lidale, complice, da consolazione. Sì, ma chi ha voluto abbassare le luci a San Siro? In veri­tà al presidente piace scherzare. In fondo an­che comprare Ronaldinho e vendere Kaká non è stato un gran bello scherzo?

[IV]

fatti i cazzi tuoi tolos

hahahahahahahahahhahaaha

[Noel84]

Rivoluzione Milan, se perde a Bergamo arriva Van Basten
Sempre più in bilico la posizione di Leonardo. Domenica gara decisiva per il suo futuro.

GALLIANI SMENTISCE: "FIDUCIA A LEONARDO"

Aria di ribaltone in casa Milan. La trasferta di Bergamo sarà fondamentale per il futuro della panchina di Leonardo.

Un'eventuale sconfitta contro la squadra di Conte potrebbe aprire nuovi scenari in casa rossonera. Tra l'altro proprio a Bergamo il Milan scenderà in campo senza i due centrali difensivi titolari, Nesta e Thiago Silva, entrambi infortunati.

Come si diceva un ipotetico ko farebbe saltare la panchina di Leonardo. A prendere il posto del tecnico brasiliano, ci sarebbe Marco Van Basten il cui arrivo servirebbe per dare una scossa alla squadra durante le due settimane di sosta per la pausa della Nazionale.

VAN BASTEN NEGA - "Posso soltanto negare il rumours riguardante il fatto che il Milan avrebbe già contattato me o Marco van Basten personalmente. Marco al momento non è interessato ad avere un posto da allenatore, dopo aver lasciato l'Ajax a giugno", ha affermato il procuratore dell'ex Cigno di Utrecht.

Certo non è il solo Leonardo la causa dei mali rossoneri. Van Basten sa bene che prendere le redini del Milan in questo momento è una bella patata bollente con giocatori poco motivati e logori. Le altre due possibili soluzioni per la panchina sono Filippo Galli e Walter Mazzarri.

FININVEST SMENTISCE - La Fininvest intanto smentisce un possibile cessione del pacchetto azionario. Voci di corridoio nel mondo dell'alta finanza invece parlano di una "exit strategy" a tappe da parte del gruppo che dovrebbe portare alla cessione del 40% del pacchetto azionario a tre fondi sovrani libici, il Central Bank of Lybia, il Lybian Investment Authority ed il Lybian Foreign bank, che già controllano poco meno del 5% di Unicredit.

In esuto Silvio Berlusconi avrebbe modo di uscire di scena in maniera soft, condizione essenziale per la sua immagine politica, e Gheddafi potrà finalmente sbarcare nel mondo del calcio dopo aver messo un piede nella Juventus.

[iaia]

L’antidepressivo è guardarsi in tv i gol di Van Basten
i 100 gol più belli di Shevchenko.

ce l'ho quella cassetta

[niam]

Sheva <3

[grievance]

[Guagno_]

AHAHAHAHAHAHAHAHHAHA

[mail leon]

che genio!

[columbia83]

[Saruzzu]

come siamo caduti in basso....