Eccoci finalmente all’inizio della nuova edizione di Champions League, da molti (e probabilmente a ragione) ritenuto il Torneo più bello del Mondo. Delle 32 squadre partecipanti ben 9 provengono dall’est europeo, due Russe, due Ucraine, due Greche, una Rumena, una Turca e per la prima volta una Bulgara. Alcune di loro non saranno semplici comparse, a testimonianza di un riassetto geo-calcistico in atto dovuto in gran parte all’effetto Abramovich. Pesa, dopo 6 anni, l’assenza della Juventus.
GIRONE A
Barcellona: Se non fosse per il fatto che ripetersi, soprattutto a livello europeo, sia un’impresa quasi impossibile, sarebbe ancora la favorita d’obbligo. Una squadra completa in tutti i reparti, che si è rinforzata con gli innesti di Zambrotta e Thuram negli unici ruoli scoperti. Davanti c’è il meglio in assoluto di Brasile-Argentina-Africa…il trio Ronaldinho-Messi-Eto’o, una gioia per gli occhi. Il centrocampo a 3 di Rijkaard prevede sempre l’ordine e la fantasia di Xavi e Deco protetti dalla fisicità di Motta o Edmilson. Il giovane talento Iniesta entra quasi sempre a partita in corso e spesso la sua freschezza è decisiva. La secca sconfitta per 3-0 contro il Siviglia in Supercoppa può essere davvero utile a livello mentale, l’unico problema del Barcelona sembra infatti essere quello di sentirsi spesso troppo bello. Meglio staccarsi dallo specchio, la presunzione può essere il vero avversario.
Chelsea: Il destino vuole che la sua strada si incroci ancora una volta con i blau-grana. Mourinho visti i precedenti sarà contento che almeno questa volta lo scontro non sarà dentro-fuori, sarà un bello spettacolo ma probabilmente non decisivo. Il Chelsea (come ormai da 3 anni a questa parte) è una seria candidata al titolo, la squadra si è ulteriormente rinforzata con gli arrivi di Cole, Ballack e Shevchenko. Probabilmente Abramovich non digerirà un altro fallimento europeo e forse consiglierà a Mou di allentare un po’ la presa in Campionato per concentrarsi sulla Coppa. Ma Mourinho per molti versi è simile a Capello.
Werder Brema: Abbiamo ancora negli occhi la sciagurata uscita del povero Wiese che consegnò ad Emerson il pallone della vittoria per la Juve. Troppa acqua è passata sotto i ponti. Il Werder è ancora qui e ci riproverà col suo gioco offensivo e spregiudicato. Barcelona e Chelsea sembrano ostacoli insormontabili ma il Werder è squadra imprevedibile. La cessione di Micoud al Bordeaux è pesante ma il giovane brasiliano Diego (che non ha avuto fortuna al Porto) proverà a non farla rimpiangere. In attacco la coppia Klose-Klasnic assicura gol a raffica, ma attenzione al giovane egiziano Mohamed Zidan, giocatore di grandissima tecnica e velocità , sarà una sorpresa se riuscirà a trovare spazio in squadra.
Levski Sofia: Ha fatto una discreta impressione eliminando il Chievo nei preliminari e diventando la prima squadra bulgara a raggiungere la fase finale, ma il suo destino appare segnato.
GIRONE B
Internazionale: Una campagna acquisti faraonica per completare una rosa già competitiva. Ma se in campionato la strada appare spianata in Europa non è così. Le squadre agguerrite sono tante. L’Inter comunque ha tutti i mezzi per poter dire la sua, una difesa con 2 campioni del Mondo, un centrocampo finalmente compatto con Dacourt-Cambiasso-Vieira, un duo d’attacco Crespo-Ibrahimovic che si completa a meraviglia. Rimangono dei dubbi solo sulla gestione dei giocatori, E’ ora di fare accomodare in panchina capitan Zanetti? cosa fare di Stankovic? e ancor di più cosa fare di Adriano? In 15 anni di era Moratti l’Inter non è mai riuscita a centrare una finale di Champions, arrivando solo una volta in semifinale. E’ vero che oggi Moggi non c’è più, ma è vero anche che in Europa non c’è mai stato.
Bayern Monaco: Il Bayern da alcuni anni è una grande solo di nome. La cessione di Ballack non fa che acuire questa sensazione. Sostituire il capitano della nazionale tedesca con un ormai logoro Van Bommel che faceva panchina al Barcelona non è operazione da grande squadra. Oltre all’ottimo terzino Lahm deve per forza di cosa puntare tutto sulla coppia Schweinsteiger-Podolski, senza dubbio i due più grandi giovani talenti del calcio tedesco.
Sporting Lisbona: Bella squadra questo Sporting, l’anno scorso ha lottato fino all’ultimo con il Porto per la vittoria finale in campionato. Può contare su un’ottima organizzazione di gioco e su alcune grandi individualità . Su tutte il 20enne Joao Moutinho, faro del centrocampo, ed il suo pari età Nani, talentuosissimo esterno che nelle movenze ricorda i suoi illustri predecessori Cristiano Ronaldo e Quaresma. Il brasiliano Liedson assicura sempre un buon bottino di gol assistito dalla guizzante mezzapunta argentina Leandro Romagnoli. Una difesa ben assestata e il portiere para-rigori talismano del Portogallo Ricardo, completano lo schieramento. L’inter faccia attenzione.
Spartak Mosca: La seconda squadra russa, proveniente da un campionato che ultimamente è cresciuto esponenzialmente di livello, grazie agli acquisti mirati di giovani promettenti sudamericani ed al “divieto di espatrio†per i talenti locali. Difesa e centrocampo di medio valore con vecchie conoscenze del campionato italiano come gli ex-reggini Jiranek e Mozart. Spiccano il terzino sinistro argentino Clemente Rodriguez recentemente convocato in nazionale e il centrocampista d’ordine Titov. In attacco oltre al bomber Pavlyuchenko si attende il riscatto di Fernando Cavenaghi, grande promessa del calcio argentino che ha dovuto affrontare notevoli difficoltà di ambientamento e più volte ha chiesto di essere ceduto in Spagna.
GIRONE C
Liverpool: Ha cominciato male quest’anno la squadra di Rafa Benitez, pesa soprattutto la secca sconfitta per 3-0 nel derby contro l’Everton. Forse troppi giovani da inserire in pianta stabile creano degli scompensi, ma c’è da scommettere che il tecnico spagnolo troverà la quadratura del cerchio. Il materiale da plasmare è di qualità , il danese Agger in difesa, Momo Sissoko a centrocampo, il cileno Mark Gonzalez sulla sinistra a centrocampo, L’olandese Kuyt (71 gol in 101 partite al Feyenoord) e il veloce gallese Bellamy in attacco. Nuovi arrivi di grande valore da unire ai veterani già campioni d’Europa Gerrard, Riise, Xabi Alonso, Luis Garcia. Strano il destino di Crouch che segna molto in nazionale ma poco con i Reds e non è molto amato dalla tifoseria per il suo stile goffo di gioco.
Psv Eindhoven: Squadra che aveva costruito le sue fortune grazie al mago Guus Hiddink, ora tocca a Koeman raccogliere il testimone. Una società che ha sempre puntato sui giovani di mezzo mondo, una vera e propria multinazionale che compra e vende ogni anno a ritmi velocissimi. Importante l’acquisto di Kromkamp in difesa e forse non necessario quello di Kluivert che torna in patria dopo 10 anni. Da seguire con molta attenzione Ismail Aissati classe 1988 che già l’anno scorso si è messo in luce come uno dei più fulgidi talenti olandesi dimostrando un’incredibile maturità . Certezze della squadra il difensore Alex, il capitano Cocu e l’attaccante Jefferson Farfan.
Bordeaux: Arrivati a sorpresa secondi nel campionato francese grazie ad un’ottima difesa, in questo inizio di stagione hanno stentato. Fondamentale dopo 6 anni il ritorno di Micoud, importante l’apporto dell’inossidabile Ceco Smicer, sempre più una certezza il centrocampista centrale Faubert molto stimato da Domenech. Il girone è molto aperto e se la potrà giocare ad armi pari sia col Psv che con il Galatasaray.
Galatasaray: Presenza ormai fissa di Champions League, si basa quasi esclusivamente su giocatori turchi a differenza dei cugini del Fenerbahce. I soliti Hasan Sas, Hakan Sukur ed Umit Karan fanno ancora parte del’l1 titolare. Da segnalare il ritorno di Okan Buruk e la classe del numero 10 Necati Ates.
GIRONE D
Valencia: La squadra spagnola da sempre più italiana. Ora che Carboni ha appeso le scarpe al chiodo è diventato Direttore Sportivo a testimonianza della grande stima nei suoi confronti. In realtà un po’ di problemi sono avvenuti all’interno dello spogliatoio, con la questione Ayala risolta solo all’ultimo momento dopo violenti dissidi. Tavano è riserva di lusso in una formazione che può vantare due esterni fra i migliori al mondo come Joaquin e Vicente e due bomber di razza come Morientes e Villa.
Roma: Spalletti l’anno scorso aveva trovato una soluzione tattica innovativa e a lungo ammirata che portò fra l’altro grandissimi risultati. Giocare con Totti unica punta e con 3 centrocampisti cursori che creavano scompiglio alle sue spalle, inserendosi spesso in zona gol. Un calcio d’attacco tutto intelligenza e velocità giocato praticamente senza attaccanti, un vero paradosso. Sarà sempre compito di Spalletti cercare di non rompere il giocattolo, perché 2 giocatori come Pizarro e Vucinic, seppur di grandissima qualità , per forza di cose saranno di difficile inserimento negli schemi collaudati dei giallo-rossi. La rosa comunque è completa e la Roma potrà far bene anche in Europa.
Shakhtar Donetsk: 6 brasiliani, 2 nigeriani, 2 rumeni, 2 sloveni, 1 ceco, 1 polacco, 1 serbo…ed alcuni Ucraini. Il tutto amalgamato da un allenatore che non si spaventa mai di assemblare ingredienti tanto diversi, un vecchio marpione come Mircea Lucescu. Fa bene Spalletti a temere lo Shakhtar, perché è una buona squadra. Il capitano Tymoschuk, Matuzalem, Brandao, Marica, Srna, Vorobei, Hubshman, un mix di esperienza e giovani promesse all’interno del quale spicca il grandissimo talento del brasiliano Elano.
Olympiakos: Una squadra che negli ultimi 10 anni ha vinto 9 campionato greci, uno strapotere in patria che non si è mai minimamente verificato in Europa. Le squadre greche sono normalmente difficili da affrontare solo per il pubblico caldissimo, ma difficilmente hanno passato la fase a gruppi. Il 34enne Rivaldo però è in grado di deliziare ancora i palati degli appassionati di calcio con qualche giocata estemporanea.
GIRONE E
Real Madrid: Capello ha ottenuto dal mercato tutti i giocatori che voleva, ha ricostruito la squadra partendo dal centrocampo come suo solito, la coppia Emerson-Diarra è il suo marchio. Sembra aver trovato dopo una falsa partenza l’assetto definitivo. Un atipico per lui 4-2-3-1 con Beckham-Raul-Cassano a supporto di Van Nistelrooy. Rinforzata la difesa con l’arrivo del Campione del Mondo Cannavaro, la squadra è fatta ed è molto competitiva. Ora si tratta solo di gestire lo spogliatoio, Ronaldo è già triste, Robinho scalpita, Reyes appena arrivato non sa come e se sarà impiegato. Ai problemi di abbondanza bisogna aggiungere che Capello non è mai stato allenatore da Coppa, ma piuttosto da Campionato, proprio perché a causa del suo vizio/qualità di non voler perdere mai, finisce col mandare in campo sempre gli stessi 11, facendoli arrivare stremati agli appuntamenti che contano.
Lione: Una squadra straordinaria, figlia di una società come poche al Mondo, capace di acquistare a 1 e vendere a 10, di valorizzare giovani talenti, di motivarli sempre e comunque anche dopo 5 campionati vinti di fila. Houllier simile a Le Guen attua un gioco moderno e dinamico. Con la cessione di Diarra è riuscita ad ingaggiare l’omonimo Diarra dal Lens nazionale francese, il difensore Squillaci dal Monaco, il giovane svedese Kallstrom rivelazione nel Rennes ed il talentusoso Toulalan nazionale under 21. Cris, Juninho, Tiago, Malouda, Govou, Fred, i punti cardine di una squadra destinata ad arrivare lontano.
Dinamo Kiev: Ottima squadra che sicuramente non regalerà niente a Lione e Real Madrid, peccato solo per l’assenza nelle prime 3 giornate di Artem Milevsky, giocatore che per fisico, movenze e carattere ricorda moltissimo Zlatan Ibrahimovic. Ma la squadra può contare su ottime individualità fra cui il capitano Rebrov, Ruslan Rotan, Diogo Rincon e il bomber uzbeko Satskikh. Se troverà spazio sarà da seguire il giovane Oleksandr Aliev, un piccolo Gerrard.
Steaua Bucarest: Tutto rumeno l’11 titolare a parte il portiere portoghese, una squadra quindi per molti versi sconosciuta che fa del gruppo il suo punto di forza e nella quale spicca il talento del fantasista Nicoale Dica.
GIRONE F
Manchester United: Grandissima partenza per i Reds in questo inizio di Premier League, a dispetto della cessione di Van Nistelrooy che non è stato sostituito. Ferguson si fida della coppia Rooney-Saha e per adesso fa bene. L’acquisto di Carrick ha rinforzato il centrocampo, Giggs sembra vivere una seconda primavera, Cristiano Ronaldo ha risolto i suoi problemi con Rooney e con la tifoseria. Insomma la squadra c’è tutta e potrebbe essere una sorpresa.
Benfica: Ben 3 squadre portoghesi in questa edizione, ed il Benefica pur trovando qualche problema in patria si esprime solitamente ad un buon livello in Europa. La squadra però si è notevolmente indebolita in mezzo al campo con la cessione incomprensibile di Manuel Fernandes. L’arrivo del 34enne Rui Costa è legato al cuore e il suo apporto dipenderà dalla condizione fisica. Ottimo il ritorno dal prestito dell’esterno sinistro Manù, rivelazione del passato campionato nell’Estrela Amadora. Chissà se Miccoli riuscirà a trovare lo spazio che merita.
Celtic: I campioni di Scozia hanno messo a segno due acquisti importanti nel finale di mercato, l’attaccante olandese Vennegoor of Hesselink ed il roccioso danese Gravesen. Insieme al prolifico attaccante polacco Zurawski tenteranno di portare il più avanti possibile una squadra che ha sempre avuto nel cuore la sua più grande qualità .
FC Copenaghen: Ha fatto fuori a sorpresa l’Ajax in modo rocambolesco raggiungendo un grandissimo risultato. Difficile che possa sorprendere ancora, anche se si affida a molti giocatori svedesi a e norvegesi di esperienza internazionale come Bergdolmo, Linderoth, Allback e Berglund. Ritorna in patria dopo 10 anni e alterne fortune Jesper Gronkjaer. Da seguire l’esterno destro Silberbauer.
GIRONE G
Arsenal: Società che ha sempre attuato una redditizia politica dei giovani, l’anno scorso vendendo Vieira e lanciando Fabregas sono arrivati in finale. Brucia ancora la sconfitta maturata negli ultimi minuti contro il Barcelona. Chissà se Henry, l’anno scorso ad un passo dall’addio, avrà ancora grandi motivazioni. L’Arsenal pare essersi trasformata in squadra da Coppa, in Premier stenta ormai moltissimo. L’acquisto di Rosicky è l’unico grande colpo di mercato, un mercato che avrà fatto storcere il naso a qualcuno visto i due scambi Gallas/Cole e Reyes/Baptista che sulla carta sembrano indebolire la rosa dei gunners.
CSKA Mosca: Mi sbilancio identificando nel CSKA la possibile rivelazione di questa edizione. Una squadra completa in ogni reparto che non a caso aveva vinto la Coppa Uefa due anni fa. A cominciare dal giovanissimo portiere Akinfeev, passando per i gemelli Berezoutski, i centrocampisti di fascia Gusev e Zhirkov, per finire col trio brasiliano delle meraviglie Daniel Carvalho-Jo-Wagner Love. Daniel Carvalho è un fuoriclasse, si può paragonare a Kakà per visione di gioco e movenze, il 19enne Jo proveniente dal Corinthians ha una tecnica sopraffina nonostante l’altezza di 1 metro e 90 cm e ha segnato 22 gol in 26 partite, peccato per l’infortunio che gli farà saltare l’esordio. Sarà comunque sostituito da Ivica Olic croato con grande fiuto del gol.
Porto: L’addio del tecnico Co Adriansee in seguito a dissidi con la proprietà ha spiazzato la società che aveva venduto Mc Carty e Diego, comprando il marocchino Tarik, proprio su suo consiglio. La squadra quindi ha dovuto far fronte al cambio di allenatore quasi in corsa e dovrà fare affidamento sui giocatori cardine della passata stagione: Pepe, Quaresma e soprattutto l’argentino Lucho Gonzalez, giocatore fenomenale in grado di ricoprire qualsiasi ruolo del centrocampo, capace di interdire, di proporsi in zona gol e di fornire preziosi assist ai compagni, l’anno scorso addirittura capocannoniere della squadra. Da seguire il giovanissimo brasiliano Anderson classe 1988, bagaglio tecnico impressionante e notevole personalità , tanto da far pensare quasi al nuovo Ronaldinho.
Amburgo: 3 partite e 3 pareggi in questo inizio di bundesliga per una squadra che l’anno scorso sorprese grazie al suo terzo posto finale. Gioco fondato su una difesa compatta, quest’anno sulla carta rinforzata dagli arrivi di Kompany e Mathijsen. L’arrivo a gennaio dell’olandese De Jong è stato fondamentale per dare al centrocampo il giusto equilibrio consentendo l’esplosione del suo connazionale Van der Vaart. In attacco l’ivoriano Boubacar Sanogo si è già inserito molto bene ed è l’attuale capocannoniere del campionato tedesco. Il girone sarà sicuramente molto interessante e combattuto.
GIRONE H
Milan: Complice la penalizzazione in campionato, l’obiettivo del Milan è sicuramente la Champions League, competizione che fra l’altro si addice alle caratteristiche dei rossoneri. I tifosi sono ancora delusi dalla partenza di Shevchenko, ma non sarà in attacco che la compagine di Ancelotti avrà problemi. Inzaghi smette di segnare solo se si infortuna, altrimenti è una garanzia assoluta, Gilardino è un giocatore utile ed intelligente che deve solo sbloccarsi in ambito europeo, Oliveira vale sicuramente i 15 milioni spesi. I problemi potranno venire solo dal centrocampo se la coppia Gattuso-Pirlo soffrirà il tipico appagamento post-mondiale o dalla difesa la cui età media lascia in effetti parecchi dubbi. Cafu, Maldini, Serginho e Costacurta sono tutti più vicini ai 40 che ai 30, Nesta e Kaladze soffrono spesso di guai muscolari, Bonera acquistato per svecchiare il reparto è un giocatore mediocre. L’impressione netta è che la società non si sia mossa bene durante mercato estivo. Girone comunque che appare con pochissime difficoltà .
Lille: Squadra strana, che segna poco e subisce poco, attenta soprattutto a non scoprirsi. Pochi i nomi di richiamo, fra cui il numero 10 svizzero Daniel Gygax e il bomber nigeriano Peter Odemwingie.
Anderlecht: I campioni del Belgio non riescono mai ad esprimersi in maniera decente a livello europeo. Hanno sempre palesato soprattutto limiti difensivi. Quest’anno la società si è mossa bene sul mercato argentino. Acquistando il giovane centrale difensivo Pareja e soprattutto 2 ottimi giocatori dell’Independiente, il centrocampista d’ordine Lucas Biglia e la prima punta Nicolas Frutos. Ha la possibilità di giocarsi il secondo posto nel girone, dato che le altre due squadre sono alla sua portata.
AEK Atene: Poco da segnalare a parte la presenza dell’italiano Bruno Cirillo e dell’ex romanista Traianos Dellas, squadra con poche risorse a parte il calorosissimo pubblico.
fonte goal.com
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