da *Liam* il mar apr 05, 2005 7:38 am
Liverpool-Juve
Vent'anni dopo la tragedia dell'Heysel, Liverpool FC e Juventus FC tornano ad affrontarsi in una gara ufficiale. Ad Anfield è prevista un'accoglienza speciale per i tifosi bianconeri, nella speranza - come si augura il tecnico dei Reds, Rafael BenÃtez - che la sfida di martedì sera, valida per l'andata dei quarti di finale di UEFA Champions League, si svolga "in un clima di cordiale amicizia".
C'è Nedved
I bianconeri, raggiunta Liverpool nelle prime ore di lunedì, sono subito scesi in campo per l'allenamento di rifinitura. Buone notizie per Fabio Capello che può contare su David Trezeguet e Marcelo Zalayeta, ma soprattutto su Pavel Nedved, assente dal 22 febbraio, andata degli ottavi contro il Real Madrid CF.
Formazione titolare
Ad eccezione di Alessio Tacchinardi, squalificato, i migliori sono tutti a disposizione. Dal primo minuto, dunque, scenderà in campo la formazione titolare, con Alessandro Del Piero, preferito a Trezeguet, non al meglio, per far coppia con Zlatan Ibrahimovic in attacco.
Hamann infortunato
Emergenza infortuni, viceversa, in casa Liverpool. L'infermeria inglese è al completo: agli indisponibili Fernando Morientes e Mauricio Pellegrino (arrivati ad Anfield solo in gennaio) si aggiungono Djibril Cisse' e Didi Hamann, entrambi infortunati, mentre Xabi Alonso ha recuperato ma siederà in panchina.
Gerrard a centrocampo
BenÃtez è costretto a ridisegnare la formazione, retrocedendo il capitano Steven Gerrard sulla linea dei centrocampisti e avanzando Luis Garcia al fianco di Milan Baros. A destra probabile l'inserimento di Vladimir Smicer, favorito su Harry Kewell. "Ci mancheranno diversi giocatori importanti - ha ammesso BenÃtez -, ma noi allenatori non possiamo farci nulla con gli infortuni, non ci resta che accettarli senza drammi".
BenÃtez ci crede
Rinfrancati dalla vittoria allo scadere sul Bolton Wanderers FC, ora i Reds distano un solo punto dall'Everton FC, quarto in Premier League, ultimo posto utile per l'Europa che conta. Contro la Juventus Benitez si augura un risultato simile, "una vittoria, possibilmente senza subire reti. Conosciamo il valore della Juventus ma non la temiamo. Hanno giocatori eccellenti in ogni ruolo e per me, assieme all'(AC) Milan, sono i favoriti per la vittoria finale. Ma il Liverpool ha le sue possibilità e se le giocherà fino in fondo".
Precedente Inter
In cinque gare casalinghe contro club italiani il Liverpool ha vinto tre volte e perso due (entrambe in Coppa UEFA, Genoa '91/'92 e Roma 2000/01), ma il tecnico spagnolo sembra più preoccupato dal suo unico precedente contro una squadre di Serie A, risalente a due anni fa. ''Contro l'Inter in Champions League il mio Valencia aveva dominato, concludendo a rete 35 volte. Eppure segnammo due sole reti e fummo eliminati"
Effetto Anfield
La preoccupazione principale di Capello, oltre alla lunga inattività della sua squadra che non disputa una gara ufficiale dal 19 marzo, si chiama "Anfield". "Non c'è stadio inglese dove si senta il trasporto del pubblico come ad Anfield. È difficili per tutti fare risultato qui, per riuscirci dovremo usare attenzione, intensità e personalità . La lunga pausa può creare qualche incognita, ma non credo che la squadra si farà trovare deconcentrata in una gara di tale importanza", ha ammonito il tecnico bianconero.
Scambio di cortesia
Dopo aver ricevuti i complimenti del collega Benitez ("ho assistito agli allenamenti di Capello ai tempi del Milan, apprezzo molto il suo calcio"), Capello si è soffermato sui diversi significati che assumerà la gara, alla luce dell'anniversario della finale del 1985. "In Champions i Reds giocano con personalità e convinzione. Hanno buoni giocatori e un ottimo tecnico - ha concluso il tecnico juventino -. Quello di Liverpool è un grande ambiente e sono orgoglioso di allenare la Juventus che ritrova questa avversaria a vent'anni dalla tragedia dell' Heysel. Il modo migliore perchè la notte di Bruxelles resti solo un triste ricordo sarà giocare una bella partita, di grande sportività e dagli alti contenuti agonistici".
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