da 14 il mer gen 21, 2009 8:57 am
KAKA': È FATTA ANZI NO, IL GIALLO DEL NEGOZIATO
(di Enrico Martinelli)
MILANO - Kakà spiega di aver scelto "la strada indicata da Dio", i tifosi sono convinti di esser stati decisivi, il Manchester City attacca parlando di "decisione politica" del Milan: ma è probabile che l'unico aspetto determinante che ha fatto aprire e poi chiudere la trattativa più pazza del secolo sia stato quello economico.
Senza un'offerta da "stra-record del mondo", come l'ha definita Adriano Galliani, la società rossonera non avrebbe neanche iniziato a parlarne. Se l'ha fatto, è perché sul tavolo dell'ad rossonero è arrivata una proposta d'acquisto da 100 milioni di sterline. E davanti a una simile cifra, Silvio Berlusconi ha detto che se ne poteva parlare, anche se in questi giorni l'offerta inglese è salita e scesa sui media internazionali a seconda delle fonti citate. Gli inglesi, però, non sono stati altrettanto pronti ad affrontare tutti gli aspetti contrattuali sui quali Kakà e il padre, l'ingegnere Bosco Leite, hanno chiesto lumi.
E se il brasiliano era già poco eccitato dall'idea di finire a lottare per la salvezza al Manchester City, la scarsa chiarezza non solo sull'ingaggio, ma anche su aspetti importanti come la clausola rescissoria, gli ha fatto passare anche il minimo barlume di voglia di andarsene. Per questo, la riunione avvenuta nello studio dell'avvocato Giovanni Izzi nel cuore della città , in piazza San Babila, non é finita propriamente a baci e abbracci, anzi. La trattativa sembrava praticamente conclusa, con i contratti preparati tra le società già pronti per essere firmati dopo che il City si era accollato anche la percentuale del 5% da girare al San Paolo, club di provenienza del brasiliano.
Poi, si è improvvisamente bloccata quando Garry Cook, presidente esecutivo del City, ha rimandato a successivi incontri a Manchester il discorso sui dettagli contrattuali di Kakà , compresa la cifra di ingaggio oscillante tra i 15 e i 18 milioni all'anno. Ma Bosco Leite è personaggio tosto - come ben sanno i dirigenti rossoneri, da cui ha ottenuto quattro ritocchi contrattuali in cinque anni - e, senza le dovute garanzie, al figlio non fa muovere un dito, figuriamoci lasciare il Milan. Quindi ha preso e se n'é rapidamente andato, mentre Kakà comunicava a Berlusconi la sua intenzione di rimanere, per la gioia dei tifosi rossoneri.
Alle 22:40 circa, la trattativa è quindi saltata, con Galliani ed Ernesto Bronzetti che hanno avuto giusto il tempo per salutare i basiti dirigenti inglesi e andarsene: con molti soldi meno, ma con Kakà in più.
admin ha scritto:Sei stato permanentemente bannato da questa board.
iaia ha scritto:zio bubu.
liam4ever ha scritto:con Stankovic arretrato, quanto sei bella nella foto profilo. il Capitano larghissimo, Milito leggermente più indietro ed eto'o accentrato e avvicinato alla porta..