Doping amministrativo, Roma condannata e Lazio assolta
ROMA (30 ottobre) - La A.S. Roma è stata condannata oggi dal tribunale penale ad una sanzione di 60 mila euro per illeciti amministrativi legati alla compravendita di giovani calciatori. La S.S. Lazio è stata invece assolta, così come il suo ex presidente Sergio Cragnotti, accusato di falso in bilancio per operazioni contabili riguardanti Juan Sebastian Veron, Federico Crovari e Alberto Comazzi. Il presidente onorario della Roma Franco Sensi è stato assolto dall'accusa di illeciti in merito alla posizione di Hidetoshi Nakata, mentre ha ottenuto la prescrizione per le iscrizioni a bilancio di operazioni riguardanti giovani della Primavera.
La sentenza è stata emessa dalla decima sezione del tribunale presieduta da Luigi Fiasconaro al termine del processo alle due società romane e a Cragnotti e Sensi nell'ambito dell' inchiesta sul cosiddetto doping amministrativo. La condanna della Roma è scaturita dal vantaggio tratto dal comportamento dei suoi amministratori (legge 231/2001, che prevede termine di prescrizione molto lunghi), ossia i presunti illeciti di bilancio per le operazioni di mercato dei giovani del vivaio. Episodio per il quale, invece, nei confronti di Sensi è stata dichiarata la non punibilità per intervenuta prescrizione.