lotito VATTENE

[liam.1982]

La sparuta minoranza trova un sostenitore di spicco, Massimo Oddo: «Lotito deve cambiare strategia» «Di questo passo la Lazio continuerà ad essere una provinciale».
La sparuta minoranza trova un sostenitore di spicco, Massimo Oddo: «Lotito deve cambiare strategia»


Claudio Lotito la chiama sparuta minoranza. E' quella fetta di tifosi della Lazio che contestano aspramente il massimo dirigente per il suo modus operandi al vertice della società. Sarà anche sparuto, ma da oggi il partito degli scontenti si arricchisce di un nuovo, autorevole sostenitore: Massimo Oddo. Uno che l'era Lotito l'ha vissuta dall'interno, a lungo.

«Le cose devono cambiare, se la Lazio non vuole essere una società satellite, una provinciale in cui i giocatori da giovani promettenti diventano calciatori di livello per poi trasferirsi altrove». Così ha tuonato il terzino del Milan il giorno dopo la cinquina rifilata alla sua ex squadra, ai microfoni di Nuova Spazio Radio. «La Lazio ha conservato la rosa dell'anno scorso - ha continuato -, ma ha perso due giocatori: me e uno dei portieri più forti del mondo, Peruzzi. Lotito ha scelto questa politica fondata sui giovani, una buona politica ma per giocare la Champions è fondamentale l'esperienza».

La chiave di tutto il discorso, ovviamente, risiede nell'aspetto economico della gestione Lotito: «Credo che la Lazio possa ripetere quanto fatto negli anni passati ma deve migliorare. E' una società importante con un pubblico al seguito e una storia altrettanto importanti e merita una squadra adeguata la suo blasone. E deve proporre stipendi adeguati se vuole competere con le grandi del nostro campionato».

MASSIMO UNO DI NOI

ONORE A MASSIMO ODDO

[kaa]

Behrami a Lotito: «Non avrei lasciato lo stadio» (Gazzetta dello Sport)

«Col Milan la Lazio ha giocato la peggior partita da quando c'è Rossi in panchina. I motivi? Poca concentrazione, troppe ingenuità e il k.o. di Ledesma



L'esterno della Lazio è giù di corda. La pesante sconfitta interna con il Milan gli brucia, gli fa male. E non si tratta solo per i tre punti persi, l'alta classifica più distante, in fondo e il tempo per recuperare c'è. E' per la «figuraccia » che lui, i suoi compagni hanno fatto.

Valon Behrami analizza la batosta di domenica senza dimenticare il presidente Claudio Lotito che (complice anche un attacco influenzale) ha abbandonato lo stadio ben prima del fischio finale di Morganti. «Io non l'avrei fatto — sentenzia Behrami —. Bisogna sempre presentarsi davanti alla stampa, va affrontata in qualsiasi momento, anche quando le cose vanno male. Certo, poteva esternare dei concetti di cui poi, forse, si sarebbe pentito. Quindi, è andata meglio così. E poi, comunque, dobbiamo pensare a noi. Guardando fisso negli occhi il nostro allenatore Delio Rossi abbiamo capito la sua situazione: è la più brutta figura che fa da quando allena la Lazio, la peggior partita disputata. Un peccato».

«Abbiamo commesso parecchie ingenuità, c'è stato un calo di concentrazione. Tecnicamente, credo che davanti non ci siano proprio problemi, la squadra in attacco c'è, è in difesa che dobbiamo sistemare le cose. I problemi sono dietro ». Si è anche sentita pesantemente l'assenza di Ledesma in mezzo al campo: «Assolutamente sì. Lui è il faro del nostro gioco, è fondamentale. L'assenza si è sentita eccome».


lo iniziano a capire tutti che uomo di merda è..
TE NE DEVI ANNA'

[Promentory1985]

se anche i giocatori cominciano ad alzare la voce il clima può cambiare seriamente...

[Forward]

c'e' cerracchio giornalista del messaggero che sono un po' di settimane che gli da giu'

[Forward]

LOTITO, NON SI VIVE DI SCOMMESSE

di Vincenzo Cerracchio

ROMA - "Voi parlate di pallone, io parlo di calcio". E' una delle recenti frasi storiche del presidente Lotito, che stanno trasformandosi in un boomerang, tipo le ultime parole famose. Di pallone o di calcio che si tratti, era noto da giugno anche al meno tecnico dei tifosi laziali, che c'era un monumento, Peruzzi, da sostituire, e un giocatore chiave, Ledesma, a cui trovare un'alternativa. In compenso c'erano da investire i milioni della Champions, che in partenza, a qualificazione raggiunta, erano quasi 5 (grazie agli incassi e ai due pareggi fin qui ottenuti).
Aggiungiamo. Esisteva un progetto-Lazio? Se sì, era quello di risanare il più possibile i bilanci e, dopo il terzo anno di gestione, cominciare la scalata, aggiungendo di volta in volta all'intelaiatura base giocatori in grado di garantire il salto di qualità al gruppo. Lotito ha creduto ciecamente allo stellone che ha permesso alla Lazio prima di salvarsi all'ultima giornata, poi di acciuffare il treno Uefa, infine di conquistare il preliminare di Champions, approfittando delle più forti penalizzazioni di Fiorentina e Milan. Ha ritenuto che Del Nero, Meghni, Scaloni, Kolarov potessero improvvisamente esplodere come Rocchi, Mutarelli, Mudingayi, Cribari. Ha scelto Carrizo, senza conoscerne l'esatta cittadinanza, ha ripiegato sul giovane Muslera. Non è arrivati per spicci a quel centravanti d'area indispensabile per variare gli schemi di Rossi, ha ignorato del tutto le possibili alternative a Ledesma. Ha promesso tre acquisti dell'ultimo minuto. Non pervenuti. Per colpa di Sabatini? Francamente è difficile crederlo, nonostante le dimissioni del ds, infatti ritirate. E' che il budget era assolutamente insufficiente per rendere la squadra competitiva: una scommessa a stagione può anche passare, poi serviva dell'altro, di tutt'altro peso.
Rossi è stato ancora una volta bravissimo a nascondere le magagne: tanti pareggi, la decisiva vittoria di Bucarest con una squadra martoriata da infortuni, che a volte si trasformano in calvari, per via di altri "tagli" più a monte. Col Milan, non è accaduto niente di speciale: è stato finalmente noto a tutti che Peruzzi, nelle scorse stagioni, ha fatto più "gol" di Pandev e Rocchi insieme; che Ledesma non ha sostituti, piuttosto la Lazio deve cambiar gioco, naturalmente con tutti i disagi del caso. Che i cosìdetti rincalzi, le famose scommesse, sono presenze quasi impalpabili. I risultati e quindi la classifica dicono che, al momento, la Lazio lotta per non retrocedere.
Le capacità del suo allenatore e l'unità del gruppo titolare fanno sperare almeno in una dignitosa mezza classifica. Il che vuol dire comunque un grosso passo indietro, un'occasione perduta per sfruttare l'onda, un progetto fermo al palo. "Voi parlate di calcio, io penso a risparmiare": detto così, un senso l'avrebbe avuto. Almeno per quei tifosi oramai appassionati solo di bilanci. Poi, è chiaro che il calcio senza investimenti porta a guardare con il binocolo le grandi che vincono, divertono. Si divertono.

[Promentory1985]

ecco il calcio di cui parla lotito

[liam.1982]

Deferimento Delio Rossi: La risposta della S.S.Lazio

La S.S.Lazio S.p.A. ha preso atto la notizia di stampa del deferimento della Procura Federale nei confronti del mister Delio Rossi, per un preteso comportamento illecito sotto il profilo disciplinare. La società rimane meravigliata dall'iniziativa, frutto di un'interpretazione soggettiva di un colloquio telefonico contrastante con la chiara e trasparente spiegazione fornita dall'autore della telefonata; è certa che la personalità di Delio Rossi, la cui correttezza è universalmente riconosciuta, ed una serena lettura delle frasi oggetto di contestazione, consentirà alla Commissione Disciplinare di escludere ogni responsabilità. Attende, quindi, fiduciosa l'esito del procedimento, rinnovando la propria fiducia nella giustizia sportiva, e si riserva di formulare un più approfondito giudizio una volta conosciuti gli atti dell'indagine.

[vito]

non ha soldi....vi fa fallire!!!

[liam4ever]

x essere + preciso direi ke nn li vuole spendere

[johnlord]

Senza Lotito sarebbe fallita da tempo, questo è indiscutibile.
Oppure sarebbe finita in mano agli amici camorristi di Giorgione Chinaglia.