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Sheva ammette: "Via per mia moglie"
L'ucraino debutta oggi al Mondiale contro la Spagna e confessa: "A Londra per la famiglia, per il desiderio di Kristen". Il tabloid russo: "Lei non si trovava a suo agio nella provinciale Milano"
Shevchenko con la moglie Kristen. ArchivioMOSCA (Russia), 14 giugno 2006 - La bellissima moglie Kristen Pazik ha avuto un grosso ruolo nel trasferimento di Andriy Shevchenko dal Milan al Chelsea. Lo sapevano tutti, ma ora è arrivata anche la conferma ufficiale da parte del calciatore ucraino, in un'intervista al tabloid moscovita Komsomolskaia Pravda. Nel giorno del debutto mondiale della sua Ucraina contro la Spagna (e lui alle 15 sarà in campo dopo l'infortunio), l'ex rossonero confessa apertamente la scelta di vita e della sua famiglia.
"La ragione principale del trasferimento - spiega il fuoriclasse, che in 7 anni di rossonero ha segnato 173 gol e vinto tutto ciò che c'era da vincere - è la famiglia, il desiderio di mia moglie. Al consiglio di famiglia è stato deciso: andiamo a Londra! Per questo ho legato per quattro anni il mio destino al Chelsea". Sulla base di queste dichiarazioni il tabloid se la sente di scrivere che l'affascinante Kristen - modella americana - "ha costretto" Sheva ad arruolarsi nella squadra inglese dell'oligarca russo Roman Abramovich in quanto "non si sentiva a suo agio nella provinciale Milano, non parlando l'italiano e non avendo là abbastanza lavoro sulla passerella".
Un'insinuazione dura, visto che la moglie di Sheva era stata anche aggredita a fine marzo in un parco milanese da un gruppo di tifosi: "E' colpa tua, se lui va via ti spacchiamo la faccia". Un episodio spiacevole, che potrebbe aver influenzato la scelta di vita della famiglia Shevchenko. Senza dimenticare, però, tutto l'affetto che i tifosi milanisti hanno dimostrato con e-mail e sms al campione ucraino: una valanga di messaggi d'amore, raccolti dalla Gazzetta e consegnati a Sheva, per coltivare la speranza di trattenerlo. Tutto inutile, il destino era già segnato.
Nell'intervista Shevchenko afferma inoltre che Silvio Berlusconi, patron del Milan, è stato molto comprensivo: "
Silvio ha ascoltato tutte le ragioni della nostra famiglia e ha fatto suoi i nostri problemi. Non ci sono stati né contrasti né conflitti. Tutte le questioni sono state risolte in modo civile". Il giocatore poi racconta che ha conosciuto Abramovichh per caso in un albergo subito dopo l'acquisto del Chelsea da parte del magnate: "Ci siamo messi a chiaccherare e poi ci siamo telefonati spesso. Roman Abramovichh è una persona molto intelligente, interessante, colto".
come ti permetti di chiamare Silvio per nome?