da falcoasis81 il lun giu 21, 2010 9:37 am
Juve, ecco Martinez. Il giocatore spettacolo
L'attaccante uruguayano, neo acquisto bianconero, è la sintesi del calciatore sudamericano, tutta fantasia e dribbling. "E' il mio modo di intendere il calcio: in allegriaâ€
CATANIA, 19 giugno 2010 - Un giocatore spettacolo. O, se preferite, uno spettacolo di giocatore. Comincia a incantare fin dalle fasi del riscaldamento, Jorge Martinez, nuovo acquisto della Juventus. Piedi uniti a mimare una discesa libera, ma senza sci, facendo a zig-zag sulla linea bianca del centrocampo pochi istanti prima del calcio d’inizio. Un rito scaramantico, un modo per mettere in moto i muscoli ed entrare subito in partita. Uruguaiano di razza, il “malakaâ€, un soprannome che si presta a mille interpretazioni: matto, malacarne, ma può essere anche un’imprecazione. Quelle che cacciano gli avversari quando lo vedono scappare, palla al piede. Martinez corre i cento metri in undici secondi. Alla Juve ha segnato due gol: l’11 maggio 2008, e per il Catania significò salvezza quasi matematica; lo scorso 20 dicembre 2009, all’Olimpico, temperatura 8 gradi sotto lo zero per tutti, ma non per il Catania che vinse una partita leggendaria.
Jorge Martinez esulta dopo iun gol . Ansa dribbling e allegria — Jorge sul dischetto non si fece prendere dall’emozione. Arriva, alla Juve, un personaggio: “Mi piace dribblare, non riesco a trattenermi, quando gioco la palla. E’ il mio modo di intendere il calcio, così, in allegriaâ€, disse agli esordi. Dopo tre stagioni, da giocoliere amato ma anche contestato, Martinez si è trasformato in uomo che si sacrifica per la squadra. Sempre allegro, cuffia alle orecchie, in estate ha fatto ammattire il giapponese Morimoto per via del volume troppo alto del suo amato rock argentino: “Mi carica prima della partita, non ci posso far nullaâ€.
da 13 a 12 milioni — Chi è Martinez? Un ragazzo sorridente (quasi) sempre. Capelli lunghi, barba incolta, accento marcatamente sudamericano con toni musicali che ammaliano i tifosi. Un calciatore che, in Italia, ha sfondato immediatamente, segnando un gol storico, come quello della salvezza del Catania, conrtro la Roma, tre stagioni fa. Il Catania lo scovò in Uruguay grazie al fiuto del dg rossazzurro, Pietro Lo Monaco: nessuno lo conosceva. Il presidente Antonino Pulvirenti esclamò: “E’ il giocatore più costoso della mia gestione. Ma sono convinto che ne valga la penaâ€. Costato tre milioni di euro, ingaggio escluso, oggi viene ceduto a 12. Affare fatto. Per il Catania, ovvio. Ma anche per i bianconeri che mettono in squadra una scheggia impazzita, capace come pochi di accelerare e saltare l’uomo.
Giovanni Finocchiaro
cazzetta.it
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