da kaa il lun nov 09, 2009 11:19 pm
Sergio Zà rate: "Maurito vuole rimanere a Roma, ma la Lazio è stata indebolita...la sua speranza è che il prossimo arrivino rinforzi"
Lo scorso anno, di questi tempi, la parola "Scudetto" era circolata, a sorpresa, nell'Urbe Romana, con grande insistenza, grazie soprattutto alle gesta e alle prodezze di un fenomeno, sbarcato nel Bel Paese da pochissimi mesi e che aveva sorpreso tutti, dalla stessa dirigenza biancoceleste a tutte le tifoserie d'Italia, uno di quei giocatori che accendono la passione e la fantasia del pubblico, uno che nell'ambiente laziale mancava ormai da troppo tempo, insomma un vero e proprio simbolo per la gente. Quel talento rispondeva al nome di Mauro Matias Zà rate: tante, tantissime le perle che El Pibe de Haedo ha regalato ai tifosi della Lazio, culminate con la vittoria della Coppa Italia contro la Samp. In questa stagione, però, Maurito non sembra più lui: pochi, troppo pochi i lampi di genio che hanno acceso la sua annata e soprattutto quella della squadra guidata da Davide Ballardini, troppi i gesti di insofferenza nei confronti dei compagni e della gente, ultimo in ordine di tempo quello di ieri, nei confronti della Curva Nord, dopo la rete messa a segno con la complicità di Thiago Silva contro il Milan. Per chiarire tale vicenda e per svelare alcuni importanti retroscena relativi al futuro dello stesso Zà rate, Radio Sei e la redazione di Lazio di Sera, trasmissione condotta da Alessandro Zappulla e Mauro Cedrone, hanno contatto il fratello procuratore dell'argentino, Sergio Zà rate.
Buonasera Sergio, come sta Maurito in questo momento?
"E' molto triste perchè i risultati non arrivano. Lui vorrebbe sempre vincere ed è dispiaciuto dall'attuale situazione della Lazio che, dopo la vittoria di Pechino, è riuscita ad azzeccare poco o nulla in questa stagione".
Il giocatore si è chiesto i motivi di questa crisi? Sicuramente non si aspettava di lottare per non retrocedere...
"Certamente non se lo aspettava. Quando lo scorso anno abbiamo parlato con Lotito, lui ci ha assicurato di voler costruire una squadra che possa arrivare in Champions League ma alla fine non ha fatto nulla per migliorarla: Pandev e Ledesma non giocano , altri se ne sono andati ed inoltre non sono arrivati calciatori che potessero rinforzare la rosa. Così la squadra è stata indebolita e Mauro non può farci niente. Ad ogni modo lui non ha alcun problema coi compagni di squadra e con la gente: ama la città di Roma e la gente Laziale ed è contento di essere qui".
Il fatto di vedere una Lazio in così grande difficoltà ci porta a pensare ad un Maurito lontano da Roma nel prossimo futuro: se non dovessero arrivare rinforzi nei prossimi mesi Zà rate potrebbe davvero lasciare la squadra biancoceleste?
"Lui non pensa di andare via ma solo alla Lazio e alla sua voglia di fare bene con questa maglia. Quando ha firmato il contratto di 5 anni con la società , era entusiasta della scelta fatta. Ora vedremo se ci saranno le basi per proseguire tale rapporto anche nei prossimi anni: a tempo debito valuteremo la situazione del club e le offerte che giungeranno al presidente. Ad ogni modo, voglio ribadire ancora una volta che Mauro sta bene a Roma e non ha alcuna intenzione di muoversi".
L'unica possibilità da parte di altri club per acquistare Zà rate dalla Lazio è quella di pagare la famosa clausola?
"Questo non lo so, è un decisione che spetta esclusivamente al presidente. Se lui dovesse decidere di venderlo, noi non potremmo fare niente, sarà lui a decidere...".
Mauro è un punto di riferimento per l'intero ambiente laziale senza di lui la squadra sarebbe davvero mediocre...
"A me dispiace dire questo: questa sarebbe una squadra mediocre senza Maurito. La difesa non è sicura, non c'è un giocatore che serve a dovere gli attaccanti, il centrocampo funziona fasi alterne. Se non prende palla lui, non vedo alcuna luce...".
Hai parlato con lui di questo momento? Come si trova col nuovo mister?
"Sì, l'ho sentito mezzora fa. La sua speranza è che il prossimo anno arrivi qualcuno in grado di far fare il salto di qualità questo club. Non ha voglia di lottare ogni anno per non retrocedere, lui è un ragazzo che pensa in grande. Questa Lazio non gioca assolutamente bene: non è la squadra dello scorso anno, nonostante anche quella non fosse un team da scudetto. Ma è riuscita a raggiungere il traguardo della Coppa Italia perchè Maurito faceva il numero 10: ogni tiro era un gol da qualsiasi posizione tirasse. Oggi non c'è più questa certezza, anche se, nonostante il momento buio, ha messo a segno 7 reti. Con Ballardini non c'è alcun problema. L'unica cosa è che vorrebbe non essere impiegato come trequartista: lui non venire a prendere palla a centrocampo da Siviglia, ma deve giocare vicino alla porta, deve essere libero di giocare palla, di dribblare gli avversari: questa è la posizione ideale per lui".
Ultimamente il ragazzo è anche un pò nervoso, come testimoniato da alcuni gesti nei confronti della Curva Nord...
"Me ne ha parlato ma ci tengo a precisare che ieri non ce l'aveva con la Curva Nord, ma si è rivolto a 4-5 stupidi che lo avevano insultato precedentemente quando era andato a battere un calcio d'angolo. Ora lui è fuori Roma, da un amico, ma quando rientrerà mi ha rivelato che vorrà chiarire pubblicamente questa cosa: Maurito è attaccatissimo alla Curva e ai tifosi laziali e non potrebbe mai fare quei gesti nei loro confronti".
Ma Mauro è preoccupato perchè la Lazio rischia di andare in serie B?
"No assolutamente no! Mauro non mi ha mai detto di aver paura di andare in serie B.
Partendo dal fatto che deve comunque portare rispetto a gente che fa di tutto per vedere sti 11 cadaveri però per il resto purtroppo ha ragione..Chi glielo fa fare di giocare co ste altre pippe (salvando Matuzalem,Brocchi che almeno ha le palle e sempre e comunque Rocchi che da anni ha a che fare con una carovana di handicappati)
XXVI V MMXIII
Quanno ve passa
Non ci gioco più, non mi piace più..E non fa per noi, non somiglia a noi...Questo calcio degli affari, dirigenti ed impresari...Questo è un grande bluff