da kaa il ven ott 30, 2009 11:26 am
intervista molto interessante
ESCLUSIVA - Nadel Bianchedi difende Ballardini: "Lazio, squadra vecchia, debole in difesa e a centrocampo... troppi
Per Davide Ballardini fu maestro e di vita e di calcio. Natale detto "Nadel" Bianchedi è il re dei voyeur del calcio, osservatore storico del Milan e della nazionale di Sacchi. Oltre all’Arrigo nazionale Bianchedi però è amico stretto di Davide Ballardini. L’attuale tecnico laziale infatti, seguiva lo 007 del calcio romagnolo su e giù per il mondo nelle "missioni" calcistiche volute proprio dall' ex ct della Nazionale. “Con Davide ci sentiamo spesso, c' è un bel rapporto - ha raccontato Bianchedi a Lalaziosiamonoi.it - A mio tempo, quando andavo in giro a seguire il calcio, vedevo molti allenamenti. Arrigo Sacchi era molto curioso. Davide, appena ha smesso di giocare per via dei problemi al ginocchio, veniva con me, mi accompagnavaâ€. Ora tra una passeggiata e l’altra nella sua Ravenna, Nadel si ferma sui campetti di periferia a studiare calcio nostrano, mentre dai giornali e dalle tv non stacca l’attenzione dalla Lazio e dal suo Davide. Lalaziosiamonoi.it l’ha contattato in ESCLUSIVA per cercare di decifrare per bene, ansie e problemi della compagine romana, costretta insieme al suo tecnico di rifugiarsi in ritiro per studiare tattiche e soluzioni ad una crisi ormai profonda…
Mister di cosa soffre questa Lazio?“Semplice, quando giochi quattro partite in dieci giorni e hai sempre gli stessi giocatori su cui contare. Inoltre questa rosa rispetto alla stagione passata ha un anno in più sulle spalle e non è pocoâ€.
A questo punto la società che dovrebbe fare?
“Mi auguro che la Lazio intervenga a gennaio sul mercato perché servono rinforzi. Se Lotito non dovesse integrare la rosa e con le tre competizioni da affrontare è matematico che questa squadra dovrà lottare per non retrocedereâ€.
La Lazio va male e Ballardini è in bilico, come giudica la situazione?
“So che molta gente a Roma ce l’ha con Ballardini, e qualcuno vorrebbe addirittura il ritorno di Rossi. Leggo infatti, che i tifosi biancocelesti avrebbero voluto un Ballardini più duro nei confronti della società . Per un allenatore appena arrivato a Roma però è difficile far questo. Su Pandev e Ledesma lui ha trovato cose già definite e la loro esclusione va al di là della scelta tecnica. In più per tutti coloro che amano i raffronti con l'anno passato c'è da ricordare le partenze di Rozenhal e De Silvestri in difesa e quella praticamente effettiva di Pandev e Ledesma. In ingresso invece non mi pare, eccetto Cruz che ha 36 anni e l'ala Eliseu, che la Lazio abbia rimpinguato la rosa..."
Analizzando la squadra dove necessita interventi la squadra di Ballardini?
"I problemi veri la Lazio ce li ha in difesa e a centrocampo, ma andiamo per ordine. Nel settore arretrato ci sono giocatori su con l'età come Siviglia o troppo acerbi come Diakitè. In più mancano rinforzi adeguati che compensino le partenze dell’estate. Sul francese voglio spendere due parole. Diakitè deve ancora maturare, ma ha in sé delle grosse limitazioni tecniche. Con la Sampdoria ha causato un rigore (non fischiato dall'arbitro, ndr), con il Bari invece è stato complice del primo gol. Lui come ragazzo è potente fisicamente, ma è disastroso negli interventi. Pensate che Ballardini un giorno mi chiamò e mi disse: “Natale ma che debbo fare con Diakitè? Mi fa venire in mente la storia di Nava al Milan..."
Nava? Ma chi Stefano Nava?
"Si, si proprio Stefano Nava. Tempo fa all'epoca del Milan di Sacchi, Ariedo Braida parlava spesso con Arrigo di questo bravo ragazzo, suo amico, Stefano Nava. Arrigo alla fine po’ per amicizia un po’ per scelta si decise a portarlo con sé al Milan. Davanti Nava, aveva gente come Baresi, Costacurta e Maldini, dunque poche chance di affermarsi, senza contare le sue basse doti tecniche. Da Sacchi, Nava passò in eredità al Milan di Capello. Allora un giorno chiesi a Capello come mai di tanto in tanto facesse giocare Nava. Lui allora sorrise e disse: “Natale quando hai un giocatore davanti tutti i giorni, che sia forte oppure no, alla fine, lo provi. Ti convinci e lo lanci, poi però puntualmente aspettati il disastroâ€. Ecco questo è Diakitè, forte e possente, ma disastroso con la palla fra i piedi".
Un po’ duro, maestro nei giudizi… ma passiamo al centrocampo…
“Duro no!! Mi duole solo ricordare agli smemorati, che questa Lazio ha qualcosa in meno della squadra di Rossi e un anno in più sulle spalle. A centrocampo la situazione è ancor più lampante. La Lazio attualmente ha perso la caratteristica fondamentale di Davide Ballardini e del suo calcio, cioè il gioco. Lui ama far giocare bene le sue squadre, ma questa Lazio non ci riesce. Ballardini ha dovuto fare di necessità virtù, riorganizzando una squadra con quel che ha trovato in rosa. Mi piace Baronio, che sa esaltare le caratteristiche di Matuzalem, ma ha più di trent’anni e avrebbe bisogno di un ricambio adeguato che nella Lazio attuale non c’è. Il brasiliano a centrocampo invece è un gran giocatore, ma lo vedo più come trequartista che non centrale di un 4-4-2. Lui detta i tempi e illumina le punte, ma lo sa fare più avanti che non in mezzo al campo. Poi per il resto c’è Mauri, che Davide ha cercato di ritemprare e Brocchi che aiuta a centrocampo, ma anche lui ha più di trent’anni…â€
Mister cosa farà in ritiro Ballardini per recuperare questa Lazio?
“Dovrà recuperare il gioco, e dovrà recuperare Baronio, mettendo in campo il modulo su cui aveva puntato sin dall’inizio: il 4-3-1-2. Sento parlare di 4-4-2, ma questa squadra è incapace di giocarci. Non c’è movimento senza palla e gli uomini che ha in rosa sono solisti, che non aiutano nelle due fasi di gioco. Penso a Kolarov, a Zà rate, e a Foggia e poi penso a Rocchi e mi domando: “Ma chi lo serve Tommasino??â€. Rocchi è uno dei più intelligenti tatticamente, se non il più intelligente dell’intera serie A. Rocchi sa fare movimenti in attacco che tante punte neanche conoscono. Può avere più o meno condizione, ma Tommasino ha qualità vere e va servito. In questa Lazio invece si porta troppo palla e si cercano le soluzioni estreme, individuali. Così non va…â€
XXVI V MMXIII
Quanno ve passa
Non ci gioco più, non mi piace più..E non fa per noi, non somiglia a noi...Questo calcio degli affari, dirigenti ed impresari...Questo è un grande bluff