da klelia il sab dic 03, 2005 11:23 pm
mentre l'ideatore di qst topic cerca inutilmente di non incastrare i suoi takki a spillo da 10 cm nei sanpietrini a roma io aggiorno il suo topic cn il risultato della partita di qst sera
MILANO, 3 dicembre 2005 - E ora via con la Champions, martedì a Glasgow e gran finale con il derby, posticipo di domenica prossima. Ma con tre punti in più in saccoccia (e l'aggancio, almeno momentaneo, alla Fiorentina sul terzo gradino del podio) anche l'approccio ai prossimi impegni non può che essere più carico di fiducia ed entusiasmo. L'Inter ottiene infatti contro l'Ascoli la terza vittoria consecutiva, dopo Parma e Messina, concludendo la gara sull'1-0. Match winner della serata Adriano, in gol al 24' del primo tempo con un gran sinistro su punizione. Per l'Ascoli si allunga la striscia negativa: a secco di vittorie da 7 gare, ora sono salite a tre le sconfitte.
L'Inter è in serata: con Samuel in difesa preferito a Materazzi, e il preannunciato duo d'attacco iniziale composto da Adriano e Recoba, la squadra nerazzurra entra subito in partita, mostrando sin dai primi minuti concentrazione e personalità . Di fronte ha un Ascoli con Biso e Della Morte in campo e Tosto e Cordova in panca, ma soprattutto deciso a dar del filo da torcere alla Beneamata. Come chiarisce dal minuto uno Giampaolo, che dalla panchina incita i suoi a salire e a esercitare un pressing alto e continuo.
Ne nasce un primo tempo godibile sul piano spettacolare e ricco di capovolgimenti di fronte. E' l'Inter a tenere saldamente in pugno le redini della gara, ma l'Ascoli, al solito spregiudicato e intraprendente, cerca in più occasioni di sorprendere la retroguardia nerazzurra. Ma questa Inter non ci sta, ed esercita un'attenzione costante in difesa e nel contempo una pressione altrettanto continua in avanti. Nel giro di tre minuti costruisce tre nitide occasioni da gol, ma Coppola dice no a Recoba, Figo e Adriano fra il minuto 6 e il minuto 8.
Poi è ancora il portiere bianconero a deviare in angolo l'ultima prova generale di Adriano al 15'. Al 24' infatti il brasiliano firma il vantaggio, con un gran sinistro di punizione che sbatte sulla faccia bassa della traversa e si insacca, con Coppola, comunque battuto, che si ferma quasi ipnotizzato dal gran colpo del brasiliano. Recoba fa in tempo ad abbracciare Adriano, poi lascia il posto a Martins per guai muscolari (come in seguito Zanini prenderà il posto di Della Morte per identico motivo). E l'Inter continua a macinare gioco offensivo, il metodo più rodato e sicuro per tenere sotto pressione un Ascoli altrimenti potenzialmente pericoloso in avanti.
Nella ripresa l'Inter abbassa ritmo e baricentro, con l'Ascoli che si fa più insistente sulla trequarti nerazzurra, ma non per questo più pericoloso. Julio Cesar resta di fatto inoperoso, mentre è ancora Coppola a dover fare gli straordinari, in particolare con un doppio intervento al 19', su conclusioni ravvicinate di Adriano e Cambiasso. Col passare dei minuti cresce la sofferenza nerazzurra, con la squadra di Mancini cerca di alleviare la difficoltà con azioni di alleggerimento per gambe e coronarie. Il lifting nerazzurro non riesce un granché, con la squadra visibilmente sempre più stanca e imprecisa. Ma anche l'Ascoli perde colpi, il campo ghiacciato e la temperatura rigida condizionano le squadre, e il risultato non cambia più.
Vorrei dare un nuovo nome
nuova linfa a tutto quel che c'è
ma ogni cosa è una ferita
che mi ricorda te.