cmq ecco un articolo dello scorso anno in cui si parla di lui..
RINASCE LA FAVOLA DI LENTINI
Una decina d'anni fa il goleador torinese fu ceduto al Milan per una cifra spropositata, la più alta per quei tempi: una sessantina di miliardi di lire. Ora, la squadra del Canelli, campionato dilettanti, lo ha assunto a 2.500 euro al mese
(18/11/2004) - Adesso, a Canelli, oltre al vino migliore del mondo hanno anche un giocatore che è stato fra i migliori del mondo: Gianluigi Lentini. La squadra del Canelli, campionato dilettanti, lo ha infatti assunto a 2500 euro al mese, una cifra significativa se pensiamo che una decina d'anni fa il goleador torinese fu ceduto al Milan per una cifra spropositata, la più alta per quei tempi: una sessantina di miliardi di lire.
L'avventura di Lentini si presta ad essere trattata come una parabola calcistica, perchè questo campione - sconfitto ma non domato dalla sfortuna - non ha mai rinunciato al calcio, nel quale continua a cercare la sua condizione professionale e umana senza cedere ad altre tentazioni. Mi riferisco al suo collega e rivale (non solo calcistico, ma qui non si fa gossip) Totò Schillaci che, chiusa malamente la carriera fra Juve e Inter, prima se n'è andato in Giappone, poi s'è chiuso nella sua misteriosa villa palermitana e infine è tornato alla ribalta come partecipante (di successo) al reality show L'Isola dei Famosi. Che non è - detto fra noi, sportivamente, non televisivamente - il massimo della vita. Totò tramontò dopo il Mondiale del 90, quando i suoi gol e i suoi occhi strabuzzati nella sorpresa e nella felicità lo resero famoso nel mondo intero.
Lentini, invece, s'avviò lungo il viale del tramonto quando con la sua Porsche subì un incidente gravissimo che ne ridusse le straordinarie qualità atletiche. E tuttavia, Gianluigi ha perseguito il sogno calcistico, non per denaro, evidentemente, ma per passione, prima tornando nel suo Cosenza poi, dopo avere rinunciato a un ruolo di dirigente che la società calabrese gli offriva, rimettendosi scarpette e divisa per difendere i colori di una piccola realtà pallonara, quella di Canelli, che oggi aggiunge fama al proprio nome grazie a un leone indomabile.
Rinasce così la favola di Lentini, una di quelle storie che la tifoseria del centro piemontese, tradizionalmente divisa fra juventini e torinisti, potrà tornare a raccontare negli anni che verranno. Uno vicenda in cui prevale l'amore per il calcio antico, quello vero. Non quello dell'Isola dei Famosi o dell'altro reality show, "Campioni", in cui un altro vecchio bomber granata, Ciccio Graziani, è finito per recitare un ruolo molto più patetico di quello del fuoriclasse più costoso del mondo, Gianluigi Lentini, l'ex miliardario che gioca per 2500 euro al mese.