da fedemadferit il mar nov 28, 2006 10:29 am
INFLUENZA: I PRIMI DUE CASI A MILANO
ROMA - L'influenza e' arrivata, puntuale come ogni anno: i primi due casi sono stati isolati a Milano. La previsione e' che fino a Natale ci saranno casi sporadici, mentre l'influenza comincera' a frasi sentire in modo piu' importante all'inizio di gennaio. I primi due casi, in via di caratterizzazione, sono stati rilevati nell'ambito della rete del Centro interuniversitario ricerche sull'influenza (Ciri) che fa capo alle universita' di Genova e Milano, e sono stati isolati da Fabrizio Pregliasco, in collaborazione con Elisabetta Tanzi e Alessandro Zanetti, presso il Dipartimento di sanita' pubblica, microbiologia e virologia dell'universita' di Milano.
Entrambi i casi appena segnalati sono provocati dal virus del tipo B, ossia da uno soltanto dei tre virus responsabili dell'influenza stagionale. Al momento, infatti, non e' stata rilevata la presenza dei virus influenzali del tipo A. Il virus influenzale del tipo B Malaysia e' uno dei componenti del cocktail di virus responsabili dell'influenza 2006-2007, insieme ai tipi A Wisconsin (H3N2) e A Nuova Caledonia (H1N1). La cosiddetta ''americana'', chiamata cosi' in riferimento al virus Wisconsin, non sara' un'influenza blanda come quella dell'anno scorso, la piu' debole registrata negli ultimi anni con soli 2,5 milioni di casi.
Si prevede infatti che, complessivamente, l'influenza 2006-2007 mettera' a letto fra cinque e sei milioni di italiani. Arrivata puntualmente, l'influenza si comporta anche quest'anno come da copione: ''I primi due casi sono stati isolati da persone che hanno avuto l'inizio della malattia il 17 novembre. Di conseguenza - ha osservato Pregliasco - i tempi dell'influenza dell'inverno 2006-2007 sono quelli previsti''. Fino a Natale, quindi, ci saranno soltanto casi sporadici. Poi le feste e le vacanze di Natale saranno le grandi alleate dell'influenza, perche' favoriranno la circolazione del virus. Per questo si prevede un'impennata di casi per l'inizio di gennaio. A partire da ora, ha detto ancora Pregliasco, ''ci vorranno da quattro a sei settimane perche' la malattia emerga realmente''.
C'e' quindi il tempo utile per vaccinarsi. ''Questo - ha osservato il virologo - e' il momento ottimale per la vaccinazione'', che viene offerta gratuitamente a tutti gli ultrasessantacinquenni e alle categorie a rischio, fra cui bambini affetti da malattie croniche, immunodepressi, e ad alcune categoria professionali, come addetti ai settori socialmente utili, operatori sanitari, insegnanti. Complessivamente, come risulta dalle segnalazioni dei circa 600 medici sentinella della rete che fa capo all'Istituto Superiore di Sanita', i casi di sindromi influenzali (provocate cioe' da virus simili a quelli influenzali) in Italia sono ancora pochissimi, con un'incidenza di 0,20 casi per mille assistiti.
Ansa di oggi