da kaa il ven dic 03, 2010 10:15 am
Caso Sandri, parla Spaccarotella
"In questo paese non c'è verità "
L'agente è stato condannato a 9 anni e 4 mesi di reclusione per omicidio volontario dalla Corte d'assise di Firenze per la morte del tifoso Gabriele Sandri: "Sono stato abbandonato da tutti. Sono scomodo, hanno paura di aiutarmi"
La lettura della sentenza
"In questo Paese non c'è verità , nessuno vuole dire la verità . I morti sono santi". E' quanto ha detto l'agente Luigi Spaccarotella ieri dopo la sentenza della Corte d'assise di Firenze che lo ha condannato a 9 anni e 4 mesi di reclusione per omicidio volontario per la morte di Gabriele Sandri. Lo riporta una nota del settimanale Oggi.
"Sono un padre di famiglia - ha continuato Spaccarotella - ma di me e dei miei figli non importa niente a nessuno. Adesso so che non rientrerò più in polizia. So che sono stato abbandonato da tutti, anche da chi credevo amico. Sono scomodo, hanno paura di aiutarmi, di schierarsi con un perdente, con chi è stato giudicato ancora prima della sentenza. Questa sentenza era già scritta. Sono stato condannato quel giorno, al casello di Arezzo".
"Spaccarotella - continua la nota - sostiene di avere accanto la moglie, la sorella e i genitori. Nessun altro. Teme l'arresto ("Non so neanche dove dormirò stanotte - dice - O se domani dormirò a casa") e nutre timori anche per la propria incolumità ". "A nessuno importa di quello che ho fatto - conclude - Anche in questi mesi sono stato un poliziotto comunque sempre: lo scorso agosto, mentre ero fuori col cane, un ragazzo di colore ha cercato di forzare il lucchetto di un'edicola. Sono intervenuto, lui aveva un coltello, io ho chiamato il 113 e l'ho messo in fuga".
DEVI SOFFRIRE....E TANTO
XXVI V MMXIII
Quanno ve passa
Non ci gioco più, non mi piace più..E non fa per noi, non somiglia a noi...Questo calcio degli affari, dirigenti ed impresari...Questo è un grande bluff