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Re: NEWS

Messaggioda Cunny Funt il mer apr 09, 2008 12:04 pm

13:26 Berlusconi: "Dell'Utri ha ragione, Mangano è stato un eroe"

"Marcello Dell'Utri ha ragione, Mangano è stato un eroe". Silvio Berlusconi, su radio 2, commenta così le parole del senatore di Fi su Vittorio Mangano, lo 'stalliere di Arcore' condannato nel 2000 all'ergastolo.
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Re: NEWS

Messaggioda johnlord il mer apr 09, 2008 2:08 pm

E ricordiamolo questo eroe, che sia d'esempio per i giovani come farebbe piacere a Berlusconi e Dell'Utri ( per loro deve esserlo stato di sicuro).

Fu indicato al maxiprocesso di Palermo, sia da Tommaso Buscetta che da Totò Contorno, come uomo d'onore appartenente a Cosa Nostra, della famiglia di Pippo Calò, il capo della famiglia di Porta Nuova (della quale aveva fatto parte lo stesso Buscetta).

Fu stalliere (con funzioni di amministratore) nella villa di Arcore di Silvio Berlusconi, nella quale visse tra il 1973 e il 1975. Era stato proposto per quell'incarico da Marcello Dell'Utri.Il 28 novembre 1986 un attentato dinamitardo alla villa milanese creò danni alla cancellata esterna e Berlusconi parlando al telefono con dell'Utri accusò Mangano.

Il nome di Mangano viene citato dal Procuratore della Repubblica Paolo Borsellino in una intervista rilasciata il 19 maggio 1992 riguardante i rapporti tra mafia, affari e politica, due mesi prima di essere ucciso nell'attentato di via d'Amelio. Borsellino affermò nell'intervista che Mangano era "uno di quei personaggi che ecco erano i ponti, le teste di ponte dell'organizzazione mafiosa nel Nord Italia".

Il 19 luglio 2000 Mangano fu condannato all'ergastolo per il duplice omicidio di Giuseppe Pecoraro e Giovambattista Romano, quest'ultimo vittima della "lupara bianca" nel gennaio del 1995. Di questo secondo omicidio Mangano sarebbe stato l'esecutore materiale. Verrà inoltre sospettato di aver rapito il p.rincipe Luigi D'Angerio dopo una cena alla villa di Silvio Berlusconi, il 7 dicembre 1974.

Il pentito Salvatore Cancemi divulgò la notizia che la compagnia Fininvest di Berlusconi, attraverso Marcello Dell'Utri e Mangano, pagò a Cosa Nostra 200 millioni di lire (100.000 euro) annualmente e in base agli accordi presi con Cancemi, in cambio di una legislazione che avrebbe favorito Cosa Nostra, in particolare l'articolo 41 bis che regolamenta le prigioni.[citazione necessaria] Invece non solo il 41 bis venne rinnovato durante l'ultimo governo Berlusconi, ma reso definitivo.

Mangano, malato di tumore, morì pochi giorni dopo la sentenza, il 23 luglio 2000, in carcere, dov'era già da cinque anni per reati per cui era stato precedentemente condannato (traffico di stupefacenti, estorsione).
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Re: NEWS

Messaggioda better man il mer apr 09, 2008 2:39 pm

ecco la lista di altri 101 eroi, cioè tutti i criminali che manderete in parlamento con queste elezioni.. buon divertimento!
http://www.ilcannocchiale.it/blogs/alle ... PENALI.pdf
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Re: NEWS

Messaggioda Lyla_84 il gio apr 10, 2008 4:55 pm

Ecco perchè io non sento i telegiornali:per non sentire la carrellata di baggianate che anche in questa campagna elettorale il prode :roll: Silvio e i suoi illustri :roll: collaboratori stanno diramando per tutti i mezzi di comunicazione per creare confusione e rimanere al centro dell'attenzione!Dell'Utri,Mangano,Bossi,revisionismo.....ma tanto poi la sera mi deprimo e mi incazzo leggendo i libri di Travaglio,che è uno dei pochi che dice le cose come stanno...Che amarezza........ :(
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Messaggioda columbia83 il mer apr 16, 2008 7:56 pm

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Re: NEWS

Messaggioda better man il mar apr 22, 2008 10:31 pm

Alitalia, 300 milioni dal governo
Prodi: "Ce lo ha chiesto Berlusconi"

Boccata d'ossigeno in attesa di compratori, giovedì incontro azienda-sindacati
Il Cavaliere assicura: "Ora nascerà la compagine azionaria"


ROMA - Un prestito d'emergenza sostanzioso - 300 milioni di euro - per dare ossigeno all'Alitalia fino alla sperata vendita della compagnia: lo ha varato in serata, con un apposito decreto, il consiglio dei Ministri, all'indomani del fallimento definitivo della trattativa con Air France. Una decisione giudicata inevitabile dall'esecutivo, ma che - secondo quanto hanno dichiarato il presidente del Consiglio, Romano Prodi, e il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa - ha come principale ispiratore il vincitore delle elezioni. "E' stato Berlusconi a volerlo così sostanzioso", ha dichiarato il premier. Che ha anche accusato il leader Pdl di "eccessive interferenze" in campagna elettorale, con conseguente conclusione negativa del negoziato col gruppo franco-olandese.

E, in tarda serata, dopo una cena a casa di Cossiga, il premier in pectore, fa sapere di essere soddisfatto: "Non ho nessun dubbio che, adesso, si potrà mettere insieme una compagine azionaria a cui partecipino anche molti imprenditori. Sono assolutamente sereno"

Il prestito. Si tratta di 300 milioni ("noi avevamo pensato a darne 100, l'aumento è venuto su precisa richiesta di Berlusconi", ha confermato anche il ministro Tomaso Padoa-Schioppa) che vanno rimborsati e breve, cioè entro il 31 dicembre 2008, e che è stato concesso a tassi di mercato. I fondi, ha aggiunto il responsabile dell'Economia, sono stati presi dal ministero dello Sviluppo economico. Il decreto, è scritto in una nota di Palazzo Chigi, "è volto a garantire, per il tempo strettamente necessario, un servizio pubblico essenziale al fine di evitare l'interruzione della continuità territoriale e problemi di ordine pubblico".

La reazione dell'azienda. Il prestito ponte "appare adeguato per garantire all'Alitalia di avere la necessaria liquidità fino a fine anno grazie anche ai ricavi della stagione estiva", ed è un "segnale di continuità": così si sono espresse fonti aziendali, interpellati dalla agenzie di stampa.

Le possibili reazioni Ue. Anche se tutti i membri del governo lo hanno definito più volte "prestito d'emergenza", non è detto che l'Unione europea non abbia qualcosa da ridire. Magari sospettando che si sia trattato di aiuti di Stato. Una prima valutazione, secondo le notizie giunte da Bruxelles, che ha chiesto al governo italiano di notificargli al più presto il provvedimento, potrebbe arrivare già domani.

Le parole di Prodi. Il presidente del Consiglio, nella conferenza stampa tenuta subito dopo il varo del decreto, è stato chiarissimo: "Da parte nostra è stato un atto di grande responsabilità - ha dichiarato - abbiamo ritenuto opportuno adire alle richieste di Berlusconi per dare le più ampie possibilità a soluzioni alternative''. Poi l'attacco al Cavaliere: a far fallire la trattativa con Air France, a suo giudizio, sono state "le eccessive interferenze politiche che si sono verificate nel corso della campagna elettorale e le numerose difficoltà opposte dai sindacati". E intanto proprio i sindacati sono stati convocati dall'azienda: l'incontro avverrà giovedì.

I commenti dei politici. Walter Veltroni, mentre il Consiglio dei ministri era riunito, si è detto favorevole al prestito. Dagli studi di Porta a porta, Gianfranco Fini ha sottolineato che "è inevitabile che, se si trova un
compratore, ci sarà un ridimensionamento del personale perché l'alternativa non è di avere tre-quattromila esuberi, ma 18 mila persone in mezzo alla strada". Mentre poco prima del varo del decreto Berluscono si era espresso attraverso il suo portavoce, Paolo Bonaiuti: "L'abbandono della trattativa su Alitalia da parte di Air France è la logica conclusione di una vicenda nata male e condotta ancora peggio. Auspichiamo che il governo assicuri risorse idonee e congrue che consentano la realizzazione di ipotesi alternative". E in effetti Prodi lo ha accontentato.

La frenata di Passera. L'ad di Intesa-San Paolo si è espresso sulla vicenda: "Su Alitalia c'è stato molto disordine informativo. La nostra posizione è ben nota: noi ci siamo impegnati per mesi per mettere a punto un progetto molto serio di sviluppo di Alitalia. Da mesi non sappiamo quale sia la situazione della compagnia, senza avere informazioni su questo non è possibile dare una risposta a chi ci domanda se entreremo o no in una eventuale cordata". Insomma: una cordata, all'attuale, non c'è.

La situazione in Borsa. Oggi il titolo Alitalia, in forte ribasso, è stato sospeso "in attesa di comunicazioni". Domani torna sul mercato, ma in un'unica fase d'asta, prevista alle 17,30.
(22 aprile 2008)
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Re: NEWS

Messaggioda anais_gal il mer apr 23, 2008 7:46 am

mi chiedo che ci farà con tutti quei soldi una compagnia che ormai non ha più nessun presente ne futuro a mio parere. Berlusconi cmq già comincia a dar fondo alle casse, da una parte mi infastidisce sentir Prodi che dice "sotto precisa richiesta di Berlusconi" dall'altra lo approvo, hanno fatto benissimo, tanto un mese massimo e governerà lui, si gestirà prestiti e crediti :D
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Re: NEWS

Messaggioda versa il mer apr 23, 2008 7:58 am

evvai...cominciamo a metter mano ai soldi nostri... :evil:
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Messaggioda porzel il gio apr 24, 2008 9:40 am

VARENNE, PRIMA VOLTA ALL'ESTERO DA STALLONE

VIGONE (TORINO) - Il paragone può sembrare azzardato volendo mettere vicini un cavallo e un pilota di Formula 1, ma nel vedere oggi Varenne, a quasi sei anni di distanza dall'abbandono delle corse dove ha vinto tutto e in partenza per la Svezia per una "trasferta di lavoro" da stallone, l'accostamento sembra quasi inevitabile.

E' ancora freddo, professionale e implacabile proprio come il tedesco Michael Schumacher. E poi un po' di Ferrari c'é nel cuore del più grande trottatore italiano: il simbolo del Cavallino rampante è raffigurato sulla porta del suo box grazie ad una targa dei Ferrari Club Italia. E il valore di Varenne, così come quello di Schumacher, è talmente riconosciuto a livello mondiale che oggi, per la prima volta, il Capitano ha lasciato il suo paradiso all'allevamento Il Grifone di Vigone gestito da Roberto Brischetto, dove è arrivato nell'autunno del 2002 per iniziare la sua nuova vita, ed è partito per la Svezia dove proseguirà la sua attività per tre mesi a Ekero, nell'allevamento Menhammar Stuteri, uno dei più importanti del mondo.

E i numeri di Varenne da stallone sono impressionanti: una media di 150 monte artificiali all'anno a partire dal 2003, suddivise il lunedì, mercoledì e venerdì, che se successivamente hanno dato buon frutto, cioé la nascita del puledro, hanno permesso un guadagno di circa 15 mila euro per ogni nato. Il solo cavallo ha invece un valore non inferiore ai nove milioni di euro.

Con Varenne, che è salito su un particolare van, viaggiano 11 fattrici svedesi che hanno già ricevuto il seme dello stallone italiano. Lo seguono a bordo la "governante" Anna Cresco e il fisioterapista finlandese Tilly. Il viaggio sarà invece documentato da una troupe di sei persone di Snai (é proprietaria dei diritti di immagine) che è partita oggi al seguito di Varenne e con questa iniziativa vuole stimolare la valorizzazione dell'ippica italiana nel mondo.

A Vigone, una delle zone italiane più rinomate per l'allevamento e la monta dei cavalli, c'era oggi un po' di tristezza nel vedere Varenne andare via. A partire da Giovanna Romano, 45 anni, la veterinaria che fin dagli esordi della nuova carriera lavora con lui. "Sono tranquilla perché ho controllato tutto in Svezia" ha detto un po' con il nodo in gola per questo momentaneo distacco di tre mesi. Ma c'é anche chi gli ha portato invece nel van due balle del pregiato fieno francese che mangia per farlo sentire come a casa. Varenne, dal canto suo, da gran professionista, non ha battuto ciglio nel salire con eleganze sul van, così come in precedenza è quasi sembrato un divo del cinema con fotografi e cineoperatori in azione. Sembrava che sapesse con precisione quale fosse il suo ruolo e cosa dovesse fare. Ma chi lo accudisce quotidianamente ha percepito che non era un granché contento.

da ansa.it
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Re: NEWS

Messaggioda liam.1982 il lun apr 28, 2008 7:19 pm

ALEMANNO: "SARO' IL SINDACO DI TUTTI ROMANI" (ansa)

Gianni Alemanno è il nuovo sindaco di Roma. Il candidato del Pdl vince con il 53,7%, mentre il candidato del centrosinistra Francesco Rutelli si è fermato al 46,3%.
E' questo il risultato che emerge dal voto per il ballottaggio alle elezioni comunali della Capitale. "E' una lunga battaglia che si conclude con una vittoria", é stato il primo commento dell'ormai sindaco in pectore Gianni Alemanno.
"Sarò il sindaco di tutti i romani. Il mio pensiero - ha aggiunto parlando nella sede del suo comitato elettorale - va anche a coloro che non mi hanno votato, una scelta che rispetto. Garantisco che sarò anche il loro sindaco, senza posizioni pregiudiziali". "Nella mia vita pubblica ho avuto molte soddisfazioni e successi. Oggi una sconfitta e una amarezza grande", sono state le prime parole di Rutelli che ha subito chiamato al telefono il suo avversario, facendogli gli auguri. "Elemento decisivo, sintesi della sfida, è stata - ha aggiunto Rutelli - la ventata della destra che per il Comune di Roma si è riassunta nella questione sicurezza. Ci sono state strumentalizzazioni, e anche pesanti, ma occorre riflettere molto seriamente sui limiti del centrosinistra in materia di sicurezza".
Alemanno riesce così nella sfida che aveva mancato solo due anni fa contro Walter Veltroni. Allora il sindaco uscente si era attestato, al primo turno, al 61,4%, mentre Alemanno si era fermato al 37%. Per l'esponente del Pdl, tuttavia, la vittoria di oggi ha un significato più grande. "Si chiude una partita cominciata nel '93'', ha spiegato facendo riferimento alla sfida che allora vide Francesco Rutelli vittorioso, nella corsa al Campidoglio, contro Gianfranco Fini. "A Roma comincia una nuova fase - ha detto Alemanno - si volta pagina. Il sistema di potere che sembrava perfetto è crollato. Roma è una città fantastica, magnifica. Non ha vinto una sola parte di Roma ma tutta la citta". Al Comitato elettorale di Alemanno è subito cominciata la festa al grido di "Alemanno sindaco de Roma". Sono arrivati anche il leader di An Gianfranco Fini e Ignazio La Russa.Poi i sostenitori del candidato del Pdl hanno lasciato la sede del comitato, in via Salandra, vicino a via XX settembre, e in corteo si sono diretti a piazza del Campidoglio dove la festa è continuata, tra bandiere tricolore al grido di "Roma Libera".
Un plauso ad Alemanno è arrivato anche dal leader del Pdl e premier in pectore Silvio Berlusconi. "Il mio primo pensiero di fronte alla storica vittoria di Alemanno, che per la prima volta porta il Popolo della Libertà alla guida della capitale d'Italia, è un grazie commosso ed entusiasta per gli elettori di Roma". "L'elezione di Alemanno - ha aggiunto il vice coordinatore di Forza Italia Fabrizio Cicchitto - è soprattutto la sconfitta politica di Veltroni e del suo 'modello Roma', oltre che la disfatta del sistema di potere guidato da Goffredo Bettini". "Il risultato per Roma è drammatico e ci preoccupa per il futuro della città. Esprimo la massima solidarietà a Rutelli, la responsabilità è comune e quindi è anche mia, ma è evidente che una grande responsabilità va alla strategia del Pd e a Veltroni", è stato invece il commento dell'ex segretario del Prc Franco Giordano. La Sinistra Arcobaleno ha sostenuto fin dal primo turno Rutelli, ma il suo apporto non è riuscito ad evitare la sconfitta.
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