s'ispira al culto della «Vera chiesa ortodossa russa»
Setta russa si barrica in una grotta...
Aspettando la fine del mondo
Isolati in una caverna a circa 90 km da Penza, i 29 membri minacciano il suicidio collettivo
La chiesa dove la setta si riuniva prima di barricarsi in attesa della fine del mondo (da Internet)
MOSCA - Si sono barricati in una sperduta grotta della Russia centrale in attesa del giorno del giudizio e minacciano un suicidio collettivo. Ventinove membri di una fanatica setta che s'ispira al culto della «Vera chiesa ortodossa russa» hanno lasciato il villaggio di Nikolskoye e intendono rimanere nella caverna che hanno scelto fino al prossimo maggio, mese in cui, secondo la profezia della loro capo spirituale, ci saranno la fine del mondo e il giudizio universale.
SCOMPARSA - Dopo la loro scomparsa, avvenuta il 7 novembre scorso, la polizia si è messa subito sulle tracce dei fuggiaschi ed è riuscita a ritrovarli in una grotta che si trova a circa 90 km dalla città di Penza. Le forze dell'ordine hanno ordinato ai membri della setta di uscire fuori, ma essi hanno minacciato di portare a termine un suicidio di massa. Tra le persone rintanate nella grotta ci sono anche quattro bambini, tra i quali uno di soli 16 mesi. «Hanno chiuso l'entrate della grotta, si rifiutano di uscire fuori e minacciano di uccidersi» afferma un ufficiale della polizia locale al Moscow Times. «Dicono che faranno esplodere un serbatoio di gas se non ce ne andiamo».
PROGETTO - Secondo il procuratore capo del distretto di Bekovsky, Alvetina Volchkova, i membri della setta son ben equipaggiati. «Ho parlato con loro lo scorso martedì. La temperatura fuori alla caverna è glaciale. Tuttavia essi sostengono di star bene e che nella grotta ci sono circa 17 gradi centigradi. Hanno portato con loro candele e stufe. Ho chiesto se mi facevano entrare per dare un'occhiata, ma non mi hanno lasciato fare». La polizia ha circondato l'area e sta cercando di negoziare. « Nessuno vuole prendersi la responsabilità di provocarli perchè sappiamo che ci sono bambini all'interno della caverna» afferma un portavoce della polizia. Le forze dell'ordine fanno notare che sicuramente si tratta di un progetto studiato da tempo: i membri della setta conoscevano bene il luogo in cui si sono rintanati (si trova a soli 3 km dalla chiesa dove essi celebrano la messa) e secondo testimoni da tempo ammassavano generi alimentari e le bombole di gas con le quali si stanno riscaldando.
CAPO SPIRITUALE - Il capo indiscusso di questa setta è Pyotr Kuznetsov, un architetto quarantatreenne che proviene dalla Bielorussia. Da tempo si presentava come una sorta di profeta ed è arrivato nel villaggio di Nikolskoye solo 18 mesi fa, annunciando la prossima fine del mondo. Secondo il giornale russo Izvestiya l'uomo soffrirebbe di schizofrenia e tra l'altro per 4 mesi in passato ha dormito in una bara.. È stato lo stesso Kuznetsov a condurre gli investigatori verso la grotta, dopo che la figlia di uno dei fuggiaschi si è rivolta alla polizia. Padre Georgy, un prete del luogo difende l'operato della setta: «Sono semplicemente dei cristiani» afferma ai microfoni della televisione russa NTV. «Essi dicono: "La Chiesa fino ad oggi non ha fatto un buon lavoro, la fine del mondo è vicina e noi dobbiamo salvarci"». La polizia spera che l'arrivo dei parenti dei religiosi convinca quest'ultimi a uscire dalla grotta: «Per il momento la polizia ha la situazione sotto controllo- afferma il procuratore Volchkova. -. La magistratura ha aperto un'indagine rifacendosi all'articolo 235 del codice penale russo che punisce le società religiose illegali».