da fedemadferit il gio apr 12, 2007 2:13 pm
Moggi, Fabiani e Bertini
fermarono il Milan
Nel mirino della Procura di Napoli anche uno Juventus-Milan (0-0) del dicembre 2004: i due dirigenti e l'arbitro avrebbero compiuto "atti fraudolenti" per favorire la Juve. Sono 48 gli avvisi di chiusura delle indagini firmati
ROMA, 12 aprile 2007 - C'è anche Juventus-Milan disputatasi a Torino il 18 dicembre 2004, e finita 0-0, tra le gare "sospette" nel mirino della Procura di Napoli, treminata con l'invio degli avvisi di chiusura delle indagini a 48 persone. Per quel match sono stati indagati Mariano Fabiani, all'epoca direttore sportivo del Messina, Luciano Moggi, direttore generale della Juventus e l'arbitro Paolo Bertini. I tre "in concorso tra loro ed in esecuzione del programma criminale della associazione per delinquere" al centro dell'indagine, avrebbero partecipato all'operazione tesa a influenzare il risultato dell'incontro. Moggi e Fabiani vengono indicati come gli istigatori e accusati di aver compiuto "atti fraudolenti e finalizzati a influire sul risultato dell'incontro di calcio". Un esito "perseguito dal Bertini che si adoperava per il conseguimento di un risultato comunque favorevole alla squadra di Moggi". C'è l'aggravante "di aver commesso il fatto predeterminando il risultato di un incontro di calcio influente ai fini dello svolgimento di concorsi, pronostici e scommesse regolarmente esercitati". La partita, conclusasi sul risultato di parità , confermò il vantaggio della Juventus con quattro punti sul Milan.
INDAGINI CHIUSE Da questa mattina i carabinieri della capitale stanno consegnando i 48 avvisi di chiusura indagine firmati dalla procura napoletana nell'ambito dell'inchiesta cosiddetta "Calciocaos". Tra le 48 persone, "avvisate" dai carabinieri a Roma ed in altre città italiane ci sono anche Antonio Giraudo, Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto, oltre a dirigenti, accompagnatori, arbitri e presidenti delle società di calcio coinvolte nell'inchiesta della procura napoletana. L'avviso di chiusura indagini è l'atto con il quale la procura di Napoli ha comunicato la conclusione dell'attività investigativa ed è un preludio alla richiesta di un possibile rinvio a giudizio degli indagati.
C'E' ANCHE IL MESSINA - Il reato di associazione per delinquere viene ipotizzato tra gli altri nei confronti di altri sette arbitri oltre a Bertini. Alcuni non erano comparsi nella prima fase delle indagini. Si tratta di Gianluca Paparesta, Salvatore Racalbuto, Stefano Cassarà , Antonio Dattilo, Marco Gabriele, Massimo De Santis, Tiziano Pieri e l'assistente di gara Marcello Ambrosino.
Gasport