Una materna decide di non far eseguire una canzoncina su Gesù
Alleanza nazionale annuncia una interrogazione parlamentare
"Niente canzoni di Natale a scuola"
E a Bolzano scoppia la polemica
BOLZANO - Si moltiplicano ora dopo ora le reazioni politiche seguite alla decisione, presa da alcune maestre della scuola materna la "Casa del bosco", di non far cantare ai propri alunni - per rispetto verso i bambini non cattolici - una canzoncina di Natale su Gesù.
La protesta di parte dei genitori ha fatto scoppiare un vero e proprio caso. Dopo un primo intervento dell'Union fuer Suedtirol, il movimento fondato da Eva Klotz, secondo cui "la tolleranza nei confronti delle altre culture non significa che dobbiamo rinunciare alla nostra cultura ed ai nostri costumi" è An che ha annunciato, per bocca del senatore Alfredo Mantovano, un'interrogazione al ministro della Pubblica Istruzione. "E' necessario - ha detto Mantovano - che il governo chiarisca se comportamenti come quelli tenuti nella scuola materna di Bolzano, oltre a essere patetici, siano conformi alle leggi dello Stato".
Scende in campo l'ex sindaco di Bolzano Giovanni Benussi, della Cdl, è "assurdo ed aberrante censurare il Dio che si incarna per amore dell'umanità forse sarà politically correct, ma certamente è un'offesa per i cristiani e per la nostra cultura". Interviene anche Alessandra Mussolini, europarlamentare di Azione sociale "un conto è la tolleranza ed il rispetto per tutte le religioni, altro è la cancellazione di ogni riferimento alle nostre radici cristiane". "Di questo passo - dice in una nota - si andrà verso una deriva nichilista che peserà sul futuro del nostro popolo. E' un atto molto grave che dovrebbe scuotere le coscienze di tutti. Stiamo andando verso una ghettizzazione e una marginalizzazione dei cattolici veramente insopportabile".
Nel tardo pomeriggio arriva una nota della Svp - "Nella scuola di Bolzano si percorre la via sbagliata verso la tolleranza" - e l'intervento del presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori, Antonio Marziale che si rivolge al ministro dell'Istruzione affinchè "questo sport nazionale sulla cacciata di Gesù per ragioni pseudo diplomatiche cessi una volta per tutte".
Non manca di far sentire la propria voce anche la Lega Nord: "La vera laicità non è chiedere la rinuncia ai simboli cristiani, come ha ribadito il Santo Padre Benedetto XVI. Ma questo non ha inciso minimamente sulla sventurata decisione di alcune maestre 'laiché di Bolzano". Secondo gli altoatesini di Unitalia, infine,"se qualcuno si sente offeso dalla nostra religione, dalla nostra cultura e dalle nostre tradizioni natalizie può fare le valigie e ritornare con la prima nave nel proprio Paese di origine".
Sull'onda delle polemiche la dirigente della scuola materna ha annunciato una riunione degli insegnanti nella quale sarà ulteriormente valutata la circostanza. Come era prevedibile la discussione si è allargata all'intera città , anche perché altre scuole materne dello stesso quartiere hanno scelto strade diverse, sia pur con polemiche interne di altro segno.
(13 dicembre 2006)
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