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Qui si può chattare e quindi parlare di qualsiasi cosa possibile ...quindi non solo musica ..VIETATO LO SPAM INUTILE, TOLLERANZA 0

Moderatori: silvietta, admin

Messaggioda PinGuido il sab dic 08, 2007 1:10 pm

klelia ha scritto:
Oasis4ever ha scritto:Non vedo di cosa vi stupiate... gli "scomodi" tanto in italia, prima o poi, saltano tutti eh...

Quello che mi stupisce è l'atteggiamento di la 7:sapevano chi era Luttazzi,gli hanno dato uno spazio dove fare il suo show e alla fine gli sospendono il programma perchè non gli va bene quello che ha detto. Tutto questo è ridicolo


si, ma come al solito evidentemente volevano che parlasse male solo di chi volevano loro... così non è stato? fuori! E' così che funziona in italia!
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Messaggioda NOVE il sab dic 08, 2007 2:06 pm

non so se è stato più volgare luttazzi o le varie fesserie che passano a buona domenica...
mah...
:roll:
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...puro e disposto a salire a le stelle. Divina Commedia, Purgatorio, Canto XXXIII

DESIDERIO LIBERO VITO ALA SCOSTUMATA GIUS STOPPER EVAN IN PORTA GUIDO IN CANTINA CLAUDIO DAL CURDO
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Messaggioda johnlord il sab dic 08, 2007 2:08 pm

Comunque, secondo fonti attendibili la puntata che di stasera avrebbe trattato la "Spe Salvi", l'ultima enciclica del papa.
Se così fosse quelli di la 7 hanno trovato nella battuta su Ferrara un pretesto per non mandare in onda una puntata forse troppo scomoda.
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Messaggioda better man il sab dic 08, 2007 5:41 pm

«Sospeso via sms, sono sbalordito»

ROMA (8 dicembre) - Daniele Luttazzi commenta all'Ansa la sospensione di Decameron: «Sono sbalordito perché Antonio Campo Dall'Orto ha sospeso il programma senza una spiegazione valida. Mi ha detto che è rimasto colpito da un monologo satirico grottesco che lui ritiene un insulto ma che oggettivamente non lo è, per cui mi aspetto una scusa migliore. In Italia non è possibile fare satira libera».

Nonostante la sospensione, Luttazzi è ancora al lavoro in studio per la puntata di stasera, che non andrà in onda, dedicata all'enciclica del Papa. «Dall'Orto ha deciso e mi ha dato la notizia mandandomi un sms: non mi sembra molto corretto. Ma se viene mal consigliato deve essere aiutato a decidere meglio perchè la sua impressione non è corretta. Inoltre non si sa perchè avrebbe deciso per la sospensione perchè Campo Dall'Orto dice di non aver sentito Giuliano Ferrara. Quindi non si è nemmeno offeso il diretto interessato».

Con questo gesto per Luttazzi l'amministratore delegato di Telecom Italia Media «rischia di mandare in fumo il suo lavoro di tre anni, anni in cui aveva creato un emittente che dava l'immagine di una rete libera. Mentre ora chiude un programma per una battuta con cinque puntate già registrate nel cassetto?».

La motivazione «è che si tratta di un insulto ma non lo è. Si trattava di un'immagine in una articolata pagina di satira che si lega alla tradizione di Ruzzante e che era collegata ad Abu Ghraib. Un monologo a cui ho lavorato un anno e mezzo. Tutto questo è una cosa umiliante e finchè non ho la comunicazione ufficiale dagli avvocati io resto qui al lavoro. Anche se so che non andrà in onda sto lavorando alla prossima puntata». Che si augura? «Mi augura di ritrovarmi in un paese dove è possibile esprimere le opinioni liberamente. Adesso io non posso fare nulla, posso solo aspettare ma mi auguro che ci ripensino».


http://www.danieleluttazzi.it/node/317
Fahrenheit

Stasera è successo un fatto gravissimo: per motivi legali ( nessuna comunicazione ufficiale della sospensione del programma ) io e Franza Di Rosa abbiamo completato al montaggio la puntata n.6 che doveva andare in onda. Verso le 20, dei funzionari di La7 sono entrati in sala montaggio per impedire fisicamente che proseguissimo. Hanno occupato la stanza, hanno intimato al tecnico di sospendere ( senza averne titolo ), uno di loro si è seduto al mio posto alla consolle e non se ne andava, sfidandoci. Ho telefonato all'avvocato: stavano commettendo un reato ( violenza privata ) e potevo chiamare la polizia. A quel punto sono usciti. Poi, quando ho finito e me ne sono andato, uno di loro è entrato per CANCELLARE TUTTO IL GIRATO di Decameron, passato e futuro. Spero non l'abbiano fatto.
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Messaggioda klelia il dom dic 09, 2007 3:03 pm


Ieri sera ho visto 'Un cero signor G',un opera di Giorgio Gaber e Sandro Luporini,interpretata dal bravissimo Neri Marcorè (imparagonabile a quel dilettante di Giulio Casale) .Mi ha colpito questa canzone sul mondo dell'informazione del maestro Gaber ,scusate l'off topic ma mi sembrava questo il topic più adatto.


Dagli schermi di casa un signore raffinato
e una rossa decisa con il gomito appoggiato
ti danno il buongiorno sorridendo e commentando
con interviste e filmati ti raccontano a turno
a che punto sta il mondo.

E su tutti i canali arriva la notizia
un attentato, uno stupro e se va bene una disgrazia
che diventa un mistero di dimensioni colossali
quando passa dal video a quei bordelli di pensiero
che chiamano giornali.

C’è un’aria, un’aria, ma un’aria...

Ed ogni avvenimento di fatto si traduce
in tanti "sembrerebbe", "si vocifera", "si dice"
con titoli ad effetto che coinvolgono la gente
in un gioco al rialzo che riesce a dire tutto
senza dire niente.

C’è un’aria, un’aria, ma un’aria che manca
l’aria,
C’è un’aria, un’aria, ma un’aria che manca l’aria.

Lasciateci aprire le finestre,
lasciateci alle cose veramente nostre
e fateci pregustare l’insolita letizia
di stare per almeno dieci anni senza una notizia.

In questo grosso mercato di opinioni concorrenti
puoi pescarti un’idea tra le tante stravaganti
e poi ci sono le ricerche, tanti pensieri alternativi
che ti saltano addosso come le marche
dei preservativi.

C’è un’aria, un’aria, ma un’aria...

E c’è un gusto morboso del mestiere d’informare,
uno sfoggio di pensieri senza mai l’ombra di un dolore
e le miserie umane raccontate come film gialli
sono tragedie oscene che soddisfano la fame
di questi avidi sciacalli.

C’è un’aria, un’aria, ma un’aria
che manca l’aria.
C’è un’aria, un’aria, ma un’aria
che manca l’aria.

Lasciate almeno l’ignoranza
che è molto meglio della vostra idea di conoscenza
che quasi fatalmente chi ama troppo l’informazione
oltre a non sapere niente è anche più coglione.

Inviati speciali testimoniano gli eventi
con audaci primi piani, inquadrature emozionanti
di persone disperate che stanno per impazzire,
di bambini denutriti così ben fotografati
messi in posa per morire.

C’è un’aria, un’aria, ma un’aria...

Sarà una coincidenza oppure opportunismo
intervenire se conviene forse una regola del giornalismo
e quando hanno scoperto i politici corrotti
che gran polverone, lo sapevate da sempre
ma siete stati belli zitti.

C’è un’aria, un’aria, ma un’aria che manca
l’aria,
C’è un’aria, un’aria, ma un’aria che manca l’aria.

Lasciateci il gusto dell’assenza,
lasciatemi da solo con la mia esistenza
che se mi raccontate la mia vita di ogni giorno
finisce che non credo neanche a ciò che ho intorno.

Ma la televisione che ti culla dolcemente
presa a piccole dosi direi che è come un tranquillante
la si dovrebbe trattare in tutte le famiglie
con lo stesso rispetto che è giusto avere
per una lavastoviglie.

C’è un’aria, un’aria, ma un’aria...

E guardando i giornali con un minimo di ironia
li dovremmo sfogliare come romanzi di fantasia
che poi il giorno dopo e anche il giorno stesso
vanno molto bene per accendere il fuoco
o per andare al cesso.

C’è un’aria, un’aria, ma un’aria...
C’è un’aria, un’aria, ma un’aria...
C’è un’aria, un’aria, ma un’aria
che manca, che manca, che manca
l’aria.








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Messaggioda mostiq il lun dic 10, 2007 6:38 pm

klelia ha scritto:
E su tutti i canali arriva la notizia
un attentato, uno stupro e se va bene una disgrazia
che diventa un mistero di dimensioni colossali
quando passa dal video a quei bordelli di pensiero
che chiamano giornali




ed è morto..
pensa un pò quello che direbbe oggi..

un Maestro, un vero Maestro..

ti quoto sempre per ogni argomento..ormai anche ad okki chiusi.. :)
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Messaggioda mostiq il lun dic 10, 2007 6:47 pm

UNA BIRRA PER I MAXIMO PARK

"Ci sono onori e onori, intendiamoci. Ma quello di vedersi dedicata addirittura una birra, forse non era mai accaduto a nessuno. E' successo invece ai Maximo Park, che con il loro ultimo album Our Earthly Pleasures sono arrivati la scorsa primavera ai vertici della classifica britannica.

La band avrà infatti presto in commercio una birra creata grazie ai suggerimenti che i membri hanno dato al produttore. Il nuovo prodotto si chiamerà Maximo Brown Ale e sarà messo in commercio dal prossimo 15 dicembre dalla Newcastle Brown Ale: rinomato marchio della loro città (Newcastle, appunto) e una delle poche birre scure ancora in circolazione."

Secondo me sarà inbevibile..ma nn nego che vorrei provarla.. :D

ma invece di pensare a ste stronzate perchè nn mettono un'altra data in italia???? :evil:
..magari a firenze..se nn è chiedere troppo..
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Messaggioda johnlord il lun dic 10, 2007 7:01 pm

mostiq ha scritto:UNA BIRRA PER I MAXIMO PARK

"Ci sono onori e onori, intendiamoci. Ma quello di vedersi dedicata addirittura una birra, forse non era mai accaduto a nessuno. E' successo invece ai Maximo Park, che con il loro ultimo album Our Earthly Pleasures sono arrivati la scorsa primavera ai vertici della classifica britannica.

La band avrà infatti presto in commercio una birra creata grazie ai suggerimenti che i membri hanno dato al produttore. Il nuovo prodotto si chiamerà Maximo Brown Ale e sarà messo in commercio dal prossimo 15 dicembre dalla Newcastle Brown Ale: rinomato marchio della loro città (Newcastle, appunto) e una delle poche birre scure ancora in circolazione."

Secondo me sarà inbevibile..ma nn nego che vorrei provarla.. :D

ma invece di pensare a ste stronzate perchè nn mettono un'altra data in italia???? :evil:
..magari a firenze..se nn è chiedere troppo..


La Newcastle Brown Ale non è la fabbrica, ma una birra (nemmeno scura tra l'altro) della Newcastle Federation, la Ale in bottiglia più venduta del Regno Unito. Mi hai messo curiosità, la assaggerò.
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Messaggioda klelia il lun dic 10, 2007 9:19 pm


FERRARA:"LUTTAZZI TORNA"

Scende in campo direttamente l'offeso, Giuliano Ferrara, per ricucire lo strappo tra Daniele Luttazzi e La7, dopo il monologo ritenuto gravemente lesivo della dignità del conduttore di Otto e mezzo. «Quella di Luttazzi su di me era satira, su questo non ci piove - scrive Ferrara in una lettera aperta pubblica su Repubblica -. Perché allora, visto che sono sempre stato difensore della libertà di satira, ho approvato la sospensione del programma di Luttazzi, e in particolare la
motivazione del comunicato e delle successive dichiarazioni di Antonio Campo dell'Orto? Il comunicato de La7 - continua il giornalista - ha fissato un limite e la società vive anche di limiti. Non ho mosso un dito quando Luttazzi ha portato in decine di teatri off off Brodway una definizione di Giulianone. Se sbiglietti in un teatro e la gente decide di venirti a vedere, lo puoi fare. In una tv generalista è diverso. C'è per esempio un problema di coesione commerciale».

«Se il mio editore televisivo fissa nella responsabilità televisiva un limite alla libertà di satira - prosegue -, io sono
contento, mi spiace solo che per farlo si debba ricorrere al canone secondo cui quella di Luttazzi non è satira, il che non è
vero. Se la sospensione del programma serve a discutere, io sono contento. Se Luttazzi torna in onda su La7, io sono contento. Se lui e Campo Dell'Orto volessero venire a parlarne a 8 e mezzo quando desiderino, sarei contento». Secca la risposta di Luttazzi: «Ferrara è intelligente, è il primo che si diverte con la satira. Questo però raddoppia le sue
responsabilità... Ma io non vado ad aumentare l'audience di un programma altrui, soprattutto nella tv che ha cancellato il
Decameron».

Il comico, sul quale la censura si è abbattuta un'altra volta, aveva dichiarato nei giorni scorsi, a caldo: «Sono sbalordito. In Italia non è possibile fare satira libera» è il primo commento a caldo del comico in un'intervista a Il Manifesto. «Antonio Campo Dall'Orto (direttore de La7, ndr.) - prosegue Luttazzi -ha sospeso il programma senza una spiegazione valida. Mi ha detto che è rimasto colpito da un monologo satirico grottesco che lui ritiene un insulto ma che oggettivamente non lo è, per cui mi aspetto una scusa migliore». Nessuna telefonata o lettera, la notizia della censura è arrivata a Luttazzi in un modo molto poco ortodosso: «Campo Dall'Orto ha deciso e mi ha dato la notizia mandandomi un sms: non mi sembra molto corretto. Ma se viene mal consigliato deve essere aiutato a decidere meglio perché la sua impressione, ripeto, non è corretta». Poi specifica il comico che a quanto gli risulta Campo Dall'Orto non ha mai sentito Giuliano Ferrara e che «quindi non si è nemmeno offeso il diretto interessato».

Ma non finisce qua. Ecco cosa racconta Daniele Luttazzi sul suo blog della censura subita e della registrazione della puntata di ieri sera, mai andata in onda: «Stasera è successo un fatto gravissimo: per motivi legali (nessuna comunicazione ufficiale della sospensione del programma) io e Franza Di Rosa abbiamo completato al montaggio la puntata n.6 che doveva andare in onda. Verso le 20, dei funzionari di La7 sono entrati in sala montaggio per impedire fisicamente che proseguissimo. Hanno occupato la stanza, hanno intimato al tecnico di sospendere (senza averne titolo), uno di loro si è seduto al mio posto alla consolle e non se ne andava, sfidandoci. Ho telefonato all'avvocato: stavano commettendo un reato (violenza privata) e potevo chiamare la polizia. A quel punto sono usciti. Poi, quando ho finito e me ne sono andato, uno di loro è entrato per CANCELLARE TUTTO IL GIRATO di Decameron, passato e futuro. Spero non l'abbiano fatto».

Il Comitato di Redazione (CdR) di La7 si è scagliato contro la decisione di cancellare il programma con una nota molto dura: «Incomprensibile e arrogante atto censorio», ché in fondo di questo si tratta. Si sa che Luttazzi utilizza da sempre immagini molto crude per la propria satira, chi lo ha voluto nella propria rete e ora lo sospende, doveva pensarci prima. Tanto più che la battuta incriminata, oltre a non aver offeso il diretto interessato, fa parte da ben quattro mesi del tour teatrale del comico. «Ha lo scopo di far ridere, infatti il pubblico ride - spiega Luttazzi -. Secondo Dall'Orto invece è un insulto. Dico no, attenzione, non è una mia opinione, scientificamente il mio pezzo si inserisce nella tradizione satirica italiana. Ti posso portare pagine e pagine di Ruzante ma anche di Dario Fo che utilizzano questo tipo di immaginario. Se avessi insultato Ferrara capirei». Riguardo le accuse di eccessiva volgarità rivolte al suo programma, l'attore replica: «Quando ti vogliono tappare la bocca dicono sempre che sei volgare. Ma la satira non è volgare, è esplicita». Siamo davvero sicuri che dietro a questa censura non ci siano altre motivazioni? E come mai quando la battuta in questione è andata in onda, sabato scorso, non è successo nulla e invece la replica di giovedì notte ha suscitato tanto scalpore? Luttazzi stava preparando - lo diciamo per la cronaca - una puntata sull'enciclica di Ratzinger. Puntata che non vedremo. Dì la tua. (Libero News)


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FERRARA:"LUTTAZZI TORNA"

Scende in campo direttamente l'offeso, Giuliano Ferrara, per ricucire lo strappo tra Daniele Luttazzi e La7, dopo il monologo ritenuto gravemente lesivo della dignità del conduttore di Otto e mezzo. «Quella di Luttazzi su di me era satira, su questo non ci piove - scrive Ferrara in una lettera aperta pubblica su Repubblica -. Perché allora, visto che sono sempre stato difensore della libertà di satira, ho approvato la sospensione del programma di Luttazzi, e in particolare la
motivazione del comunicato e delle successive dichiarazioni di Antonio Campo dell'Orto? Il comunicato de La7 - continua il giornalista - ha fissato un limite e la società vive anche di limiti. Non ho mosso un dito quando Luttazzi ha portato in decine di teatri off off Brodway una definizione di Giulianone. Se sbiglietti in un teatro e la gente decide di venirti a vedere, lo puoi fare. In una tv generalista è diverso. C'è per esempio un problema di coesione commerciale».

«Se il mio editore televisivo fissa nella responsabilità televisiva un limite alla libertà di satira - prosegue -, io sono
contento, mi spiace solo che per farlo si debba ricorrere al canone secondo cui quella di Luttazzi non è satira, il che non è
vero. Se la sospensione del programma serve a discutere, io sono contento. Se Luttazzi torna in onda su La7, io sono contento. Se lui e Campo Dell'Orto volessero venire a parlarne a 8 e mezzo quando desiderino, sarei contento». Secca la risposta di Luttazzi: «Ferrara è intelligente, è il primo che si diverte con la satira. Questo però raddoppia le sue
responsabilità... Ma io non vado ad aumentare l'audience di un programma altrui, soprattutto nella tv che ha cancellato il
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Il comico, sul quale la censura si è abbattuta un'altra volta, aveva dichiarato nei giorni scorsi, a caldo: «Sono sbalordito. In Italia non è possibile fare satira libera» è il primo commento a caldo del comico in un'intervista a Il Manifesto. «Antonio Campo Dall'Orto (direttore de La7, ndr.) - prosegue Luttazzi -ha sospeso il programma senza una spiegazione valida. Mi ha detto che è rimasto colpito da un monologo satirico grottesco che lui ritiene un insulto ma che oggettivamente non lo è, per cui mi aspetto una scusa migliore». Nessuna telefonata o lettera, la notizia della censura è arrivata a Luttazzi in un modo molto poco ortodosso: «Campo Dall'Orto ha deciso e mi ha dato la notizia mandandomi un sms: non mi sembra molto corretto. Ma se viene mal consigliato deve essere aiutato a decidere meglio perché la sua impressione, ripeto, non è corretta». Poi specifica il comico che a quanto gli risulta Campo Dall'Orto non ha mai sentito Giuliano Ferrara e che «quindi non si è nemmeno offeso il diretto interessato».

Ma non finisce qua. Ecco cosa racconta Daniele Luttazzi sul suo blog della censura subita e della registrazione della puntata di ieri sera, mai andata in onda: «Stasera è successo un fatto gravissimo: per motivi legali (nessuna comunicazione ufficiale della sospensione del programma) io e Franza Di Rosa abbiamo completato al montaggio la puntata n.6 che doveva andare in onda. Verso le 20, dei funzionari di La7 sono entrati in sala montaggio per impedire fisicamente che proseguissimo. Hanno occupato la stanza, hanno intimato al tecnico di sospendere (senza averne titolo), uno di loro si è seduto al mio posto alla consolle e non se ne andava, sfidandoci. Ho telefonato all'avvocato: stavano commettendo un reato (violenza privata) e potevo chiamare la polizia. A quel punto sono usciti. Poi, quando ho finito e me ne sono andato, uno di loro è entrato per CANCELLARE TUTTO IL GIRATO di Decameron, passato e futuro. Spero non l'abbiano fatto».

Il Comitato di Redazione (CdR) di La7 si è scagliato contro la decisione di cancellare il programma con una nota molto dura: «Incomprensibile e arrogante atto censorio», ché in fondo di questo si tratta. Si sa che Luttazzi utilizza da sempre immagini molto crude per la propria satira, chi lo ha voluto nella propria rete e ora lo sospende, doveva pensarci prima. Tanto più che la battuta incriminata, oltre a non aver offeso il diretto interessato, fa parte da ben quattro mesi del tour teatrale del comico. «Ha lo scopo di far ridere, infatti il pubblico ride - spiega Luttazzi -. Secondo Dall'Orto invece è un insulto. Dico no, attenzione, non è una mia opinione, scientificamente il mio pezzo si inserisce nella tradizione satirica italiana. Ti posso portare pagine e pagine di Ruzante ma anche di Dario Fo che utilizzano questo tipo di immaginario. Se avessi insultato Ferrara capirei». Riguardo le accuse di eccessiva volgarità rivolte al suo programma, l'attore replica: «Quando ti vogliono tappare la bocca dicono sempre che sei volgare. Ma la satira non è volgare, è esplicita». Siamo davvero sicuri che dietro a questa censura non ci siano altre motivazioni? E come mai quando la battuta in questione è andata in onda, sabato scorso, non è successo nulla e invece la replica di giovedì notte ha suscitato tanto scalpore? Luttazzi stava preparando - lo diciamo per la cronaca - una puntata sull'enciclica di Ratzinger. Puntata che non vedremo. Dì la tua. (Libero News)


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