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MessaggioInviato: mer set 20, 2006 9:06 am
da ArcherV
ma ci si può mettere con uno che si chiama Tatò? :lol:

Per quel che riguarda i videogiochi non è poi sta novità. nemmeno che la gente maggiormente non ammettadi prenderli piratati...con i sondaggi si fa sempre i fighi :lol:

MessaggioInviato: mer set 20, 2006 9:07 am
da tolos 86
FOTO DI DANIELLA E TATò(CHE CAZZO DI NOME) :lol:


http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cron ... onie.shtml

MessaggioInviato: mer set 20, 2006 9:09 am
da ArcherV
se il video hard è così...che delusion :lol:

MessaggioInviato: mer set 20, 2006 10:31 pm
da tolos 86
Afghanistan:morto militare italiano
Aveva 28 anni, originario di Palermo, due compagni feriti (ANSA) - ROMA, 20 SET - Un militare italiano, il Caporal maggiore Giuseppe Orlando, 28 anni di Palermo, e' morto in un incidente stradale nei pressi di Kabul. Lo fanno sapere fondi dello Stato Maggiore della Difesa, precisando che sono rimasti feriti in modo non grave il Caporal maggiore Massimo Rizzo e il Caporale Giuseppe Fontana. Il veicolo su cui i tre militari si trovavano a bordo si e' capovolto a causa di un cedimento del terreno, causando la morte di Orlando, che si trovava in posizione di mitragliere.


:| :| :|

MessaggioInviato: gio set 21, 2006 10:02 am
da quizzy
Un supertopo invade Londra:
non ha più paura dell'uomo Catturati esemplari di 55 centimetri. Allerta in altre città europee STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO

Un esemplare di super-ratto. Anni di alimentazione a base di resti di fast food ne hanno modificato dimensioni e capacità riproduttive.
Super ratti corrono nelle strade londinesi e la paura delle infezioni cresce: solo l'anno scorso si è registrato un aumento dell'otto per cento delle malattie infettive e quest'anno si prevede una crescita ben più consistente. Con una preoccupazione che disarma gli esperti della British Pest Control Association, perché le valutazioni sono inadeguate in quanto la gente tende a non denunciare eventuali infezioni. Nel sud della capitale sono stati catturati esemplari di 55 centimetri del Rattus norvegicus, il più diffuso nelle città europee, italiane comprese. E il loro numero è in continua salita. «La causa è il cibo migliore e più abbondante — spiega al Guardian Oliver Madge, responsabile dell'associazione che controlla il fenomeno —. Si riproducono più facilmente, hanno più opportunità di sopravvivere mentre la loro natura si è rafforzata tanto da essere resistenti persino ai veleni di ultima generazione assumendo dosi letali senza essere minimamente danneggiati. Infine, non hanno più paura dell'uomo». A inquietare sono soprattutto questi ultimi due aspetti perché da una parte rendono più difficili gli interventi di derattizzazione e dall'altra rappresentano un pericolo per l'uomo perché lo possono aggredire e contagiare. «Sono 150 le malattie che ratti e topi trasmettono anche senza il contatto diretto, compresi tifo e paratifo, virosi e leptospirosi e hantavirus», nota Luis Nieder dell'Università di Parma.
Per quanto riguarda il cibo i ratti londinesi dimostrano di preferire i rifiuti dei fastfood più ricchi di proteine ed è intorno a questi locali che si rivela una loro più intensa presenza. Per affrontare il problema si propone di congelare i rifiuti organici in attesa del loro recupero che oggi avviene ogni due settimane. Ma il problema ratti non è solo di Londra. Gli scozzesi hanno chiamato persino dei cacciatori neozelandesi considerati i migliori derattizzatori, grazie all'esperienza accumulata nella loro isola. «In realtà l'animale è una piaga sempre più grave per tutte le città, a New York come a Venezia — commenta Danilo Mainardi —. Il benessere di cui godono tra le case è tale da facilitare la loro riproduzione che avviene ogni mese generando dieci-dodici piccoli». In Italia gli allarmi sono diventati ormai frequenti. In agosto suonava alla Biblioteca Nazionale di Firenze e nelle stesse settimane l'Ama di Roma interveniva nella zona di piazza Cavour. Ma anche a Genova, Milano e Venezia la situazione è preoccupante. In Laguna si dice che ci siano tanti ratti quanti sono i colombi. L'Istituto Superiore di Sanità ha effettuato un monitoraggio nella capitale rilevando diverse aree infestate.
Ma indagini e statistiche precise non esistono. «A Parma — ricorda il professor Nieder — dopo alcune segnalazioni si è condotta una valutazione del problema in base alle telefonate di soccorso ricevute. Ma quale sia la vera dimensione nessuno lo sa né qui né in altre città italiane». L'unica statistica era stata compiuta per la capitale nel 1985 dal professor Mauro Cristaldi dell'Università La Sapienza. Da allora più nulla. Tutti gli specialisti sono comunque concordi nel dire che i ratti sono in continuo aumento dovunque e che la situazione, quindi, è sempre più a rischio per la nostra salute. «Purtroppo — aggiunge Nieder — si tratta di una piaga ardua da combattere perché l'animale è così diffuso nel territorio che trova sempre il modo di rispuntare».
Giovanni Caprara

MessaggioInviato: gio set 21, 2006 10:02 am
da quizzy
Un supertopo invade Londra:
non ha più paura dell'uomo Catturati esemplari di 55 centimetri. Allerta in altre città europee STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO

Un esemplare di super-ratto. Anni di alimentazione a base di resti di fast food ne hanno modificato dimensioni e capacità riproduttive.
Super ratti corrono nelle strade londinesi e la paura delle infezioni cresce: solo l'anno scorso si è registrato un aumento dell'otto per cento delle malattie infettive e quest'anno si prevede una crescita ben più consistente. Con una preoccupazione che disarma gli esperti della British Pest Control Association, perché le valutazioni sono inadeguate in quanto la gente tende a non denunciare eventuali infezioni. Nel sud della capitale sono stati catturati esemplari di 55 centimetri del Rattus norvegicus, il più diffuso nelle città europee, italiane comprese. E il loro numero è in continua salita. «La causa è il cibo migliore e più abbondante — spiega al Guardian Oliver Madge, responsabile dell'associazione che controlla il fenomeno —. Si riproducono più facilmente, hanno più opportunità di sopravvivere mentre la loro natura si è rafforzata tanto da essere resistenti persino ai veleni di ultima generazione assumendo dosi letali senza essere minimamente danneggiati. Infine, non hanno più paura dell'uomo». A inquietare sono soprattutto questi ultimi due aspetti perché da una parte rendono più difficili gli interventi di derattizzazione e dall'altra rappresentano un pericolo per l'uomo perché lo possono aggredire e contagiare. «Sono 150 le malattie che ratti e topi trasmettono anche senza il contatto diretto, compresi tifo e paratifo, virosi e leptospirosi e hantavirus», nota Luis Nieder dell'Università di Parma.
Per quanto riguarda il cibo i ratti londinesi dimostrano di preferire i rifiuti dei fastfood più ricchi di proteine ed è intorno a questi locali che si rivela una loro più intensa presenza. Per affrontare il problema si propone di congelare i rifiuti organici in attesa del loro recupero che oggi avviene ogni due settimane. Ma il problema ratti non è solo di Londra. Gli scozzesi hanno chiamato persino dei cacciatori neozelandesi considerati i migliori derattizzatori, grazie all'esperienza accumulata nella loro isola. «In realtà l'animale è una piaga sempre più grave per tutte le città, a New York come a Venezia — commenta Danilo Mainardi —. Il benessere di cui godono tra le case è tale da facilitare la loro riproduzione che avviene ogni mese generando dieci-dodici piccoli». In Italia gli allarmi sono diventati ormai frequenti. In agosto suonava alla Biblioteca Nazionale di Firenze e nelle stesse settimane l'Ama di Roma interveniva nella zona di piazza Cavour. Ma anche a Genova, Milano e Venezia la situazione è preoccupante. In Laguna si dice che ci siano tanti ratti quanti sono i colombi. L'Istituto Superiore di Sanità ha effettuato un monitoraggio nella capitale rilevando diverse aree infestate.
Ma indagini e statistiche precise non esistono. «A Parma — ricorda il professor Nieder — dopo alcune segnalazioni si è condotta una valutazione del problema in base alle telefonate di soccorso ricevute. Ma quale sia la vera dimensione nessuno lo sa né qui né in altre città italiane». L'unica statistica era stata compiuta per la capitale nel 1985 dal professor Mauro Cristaldi dell'Università La Sapienza. Da allora più nulla. Tutti gli specialisti sono comunque concordi nel dire che i ratti sono in continuo aumento dovunque e che la situazione, quindi, è sempre più a rischio per la nostra salute. «Purtroppo — aggiunge Nieder — si tratta di una piaga ardua da combattere perché l'animale è così diffuso nel territorio che trova sempre il modo di rispuntare».
Giovanni Caprara

MessaggioInviato: gio set 21, 2006 10:11 am
da alive
NEWS



alive ha passato l esame della patente(quiz)
...nn potevo aprire un altro topic..ma in fondo è una news :lol:

MessaggioInviato: gio set 21, 2006 6:17 pm
da UK oasis UK
NEWS

sono contento per te! ;)

MessaggioInviato: gio set 21, 2006 6:30 pm
da ArcherV
dei topi sentivo ora che alcuni erano grandi quanto i cani...

MessaggioInviato: gio set 21, 2006 6:32 pm
da IV
Immagine